Ristoranti per celiaci ma senza rispettare le regole: ispezione Asl, chiuse due cucine al Vomero
La celiachia è una grave forma di intolleranza permanente al glutine, forse uno dei più noti complessi proteici presente nel frumento e molti cereali ‘affini' come orzo, segale, kamut, farro eccetera.
Chi vive nella patria della pizza e degli spaghetti sa quanto può essere brutto non potersi godere un piatto tipico: i celiaci se ‘sgarrano' rischiano (quando tutto va bene) una digestione orribile con dolore e gonfiore addominale, solo per citare alcuni dei disturbi.
Dunque chi sa di essere affetto da questa intolleranza sta molto attento sia in casa che fuori, usando ingredienti ad hoc, separando le proprie pietanze da quelle per gli altri. Il celiaco altresì sa che quando va in pizzeria, pub o ristorante la domanda preliminare d'obbligo è sempre la stessa: cucinate cibo per celiaci?
Già, perché c'è bisogno di una cucina a parte che non contamini con farine e simili il piatto destinato ad una persona affetta da questa intolleranza. Ormai anche a Napoli ci sono ristoranti e pizzerie che offrono piatti per celiaci, con una cucina che rispetta un rigido disciplinare: ne va della salute del cliente.
Purtroppo però quello che hanno riscontrato gli ispettori dell'Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 è deprimente e addirittura sconcertante: qualche ristorante pur pubblicizzandosi come disponibile a preparazioni "gluten-free", aveva cucine non in grado di garantire queste pietanze. È accaduto nel quartiere Vomero, dove in questi ultimi anni si è avuta una esplosione incontrollata di locali e localini d'ogni tipo, spesso con un marketing aggressivo. Dunque – lo spiega l'Asl 1 Napoli – è stato necessario sospendere in due locali le linee di preparazione e somministrazione di pasti per celiaci.
Le ispezioni hanno prospettato un quadro piuttosto preoccupante circa la qualità delle preparazioni. L'Asl non diffonde i nomi di ristoranti, pizzerie e pub che hanno ricevuto diffide, prescrizioni, sospensioni, sequestri e chiusure.
I dati sono questi: nella serata di mercoledì 7 dicembre, il personale del Dipartimento di Prevenzione ha ispezionato 21 esercizi commerciali del Vomero. Per portare a termine l’ispezione sono stati impiegati sul campo 30 operatori; una squadra composta da 13 medici (di cui 2 veterinari) e 17 tecnici della prevenzione che hanno passato al setaccio 21 esercizi commerciali: 9 ristoranti, 3 pizzerie, 3 paninoteche e 6 bar.
Al termine delle verifiche i tecnici dell’ASL Napoli 1 Centro sono stati costretti ad erogare 102 prescrizioni, 8 diffide, 6 sanzioni (per un totale di 10.500 euro), 1 sequestro di 50 chili di carne e verdure.
Ciro Verdoliva, capo dell'Azienda sanitaria più grande della Campania, fa il consuntivo:
Rispettare le norme imposte a garanzia della sicurezza alimentare è essenziale, non possono esserci deroghe. A maggior ragione, quelle per le linee destinate ai soggetti celiaci servono ad evitare conseguenze anche molto gravi.
Chi soffre di celiachia sa bene che una contaminazione degli alimenti può essere un vero e proprio attentato alla salute.
Affinché i prodotti siano sicuri per il consumatore celiaco è necessario escludere qualsiasi contatto
con gli alimenti contenenti glutine, in ogni fase di lavoro. Per questo motivo, l’attività di ristorazione per celiaci deve essere impostata e condotta sulla base di precise regole finalizzate ad evitare le contaminazioni crociate.
Le operazioni di controllo – fa sapere l'Asl – «andranno avanti senza sosta anche nei prossimi giorni ed a ridosso delle festività natalizie» dove è possibile che l'attenzione si concentrerà su tutte le produzioni e le vendite tipiche del periodo di Natale e Capodanno, dai dolciumi al pesce.