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Rissa durante la finale playoff, 3 calciatori in ospedale: 17 anni di Daspo per 9 calciatori e un dirigente

Dopo la rissa del 4 maggio durante Casapesenna-Mondragone City, arrivano i Daspo della Questura di Caserta per 9 calciatori e un dirigente.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Pioggia di Daspo da parte della Questura di Caserta dopo gli scontri in campo durante il match tra Casapesenna e Mondragone City, finale playoff dello scorso 4 maggio valevole per la promozione nel campionato di Eccellenza Campana. Dopo settimane di ricostruzioni ed accertamenti eseguiti dal Commissariato di pubblica sicurezza di Casal di Principe, supportati dalle riprese della Polizia Scientifica, e dell'attività istruttoria della Divisione Anticrimine, il Questore di Caserta Andrea Grassi ha emesso 17 anni di Daspo per 4 calciatori dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Casapesenna, 5 calciatori ed un dirigente sportivo dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Mondragone City: non potranno accedere ad impianti sportivi né per giocare a calcio né ad assistere a manifestazioni sportive disputate dalla loro squadra di appartenenza, nonché da tutte le squadre di calcio, dalla “Promozione” alla “Serie A”, nei campionati italiano ed internazionali.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, durante la fine del primo tempo supplementare, e sul risultato di 2-0 per la squadra di casa, vi era stata una discussione tra i calciatori delle due squadre ed un dirigente accompagnatore della squadra ospite, quando è scoppiata una violenta rissa, durante la quale tre calciatori del Mondragone City finirono in ospedale al San Giuseppe Moscati di Aversa, dove vennero curati e dimessi con diversi giorni di prognosi. Per ripristinare l'ordine ci vollero le forze dell'ordine in campo, mentre da una parte l'arbitro interrompeva la partita, e dagli spalti i tifosi stessi fischiarono il comportamento dei calciatori in campo. Dopo uno scambio reciproco di accuse sui social da parte delle società e con il sindaco mondragonese Francesco Lavagna che sempre sui social commentò: "Il calcio è unione, passione e gioco. Deve essere inteso come strumento per costruire e non per distruggere […] saranno accertate le responsabilità da parte delle Autorità preposte ma è importante ribadire che simili episodi devono essere sempre condannati con forza e soprattutto devono essere respinti da parte di tutti", nelle scorse ore sono arrivati i Daspo per tutte le persone coinvolte. La Giustizia Sportiva, dal canto suo, ha emesso pesanti multi e squalifiche ai responsabili, assegnando la vittoria a tavolino al Casapesenna che, dunque, disputerà il campionato di Eccellenza.

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