video suggerito
video suggerito

Risarcimento residenti per movida molesta a piazza Bellini, il Comune di Napoli punta al ricorso

Dopo la condanna, il Comune di Napoli valuta il ricorso e spiega: “Messe in atto dal 2023 una serie di azioni a tutela della vivibilità cittadina”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
25 CONDIVISIONI
Immagine

Il Comune di Napoli non ci sta. E dopo la condanna a versare 200mila di risarcimento ai residenti di Piazza Bellini per la movida molesta in zona, ha fatto sapere che "sta mettendo in campo tutte le azioni amministrative possibili per limitare il disturbo della quiete pubblica", ma anche che "sta valutando la presentazione del ricorso avverso la sentenza eccependo le argomentazioni del Giudice nella motivazione del dispositivo".

La sentenza era arrivata ieri, lunedì 20 gennaio 2025, firmata dal giudice monocratico Anna Maria Pezzullo. Il dispositivo, in breve, dispone la condanna del Comune di Napoli,

a far cessare le immissioni di rumore nella proprietà degli attori provenienti da piazza Vincenzo Bellini e zone limitrofe, ovvero ad adottare le cautele idonee a riportare dette immissione entro la soglia della normale tollerabilità, anche mediante l'interdizione dell'uso di strumenti musicali amplificati, tamburi, bonghi ed ogni altra attrezzatura idonea alle emissioni acustiche utilizzati senza previo ottenimento dell'autorizzazione da parte del Comune nel rispetto del piano di zonizzazione acustica nonché anche mediante la predisposizione di un servizio di vigilanza con l'impiego di agenti comunali, nonché anche mediante l'installazione di strutture fonoassorbenti o fonoriflettenti che agiscano sulla via di propagazione del rumore.

Ma da Palazzo San Giacomo spiegano che dal 2023 il Comune "ha messo in campo una serie di azioni a tutela della vivibilità cittadina, in primo luogo attraverso il nuovo Regolamento di Polizia e Sicurezza urbana che già prevede il divieto degli strumenti di amplificazione, comunque alimentati, e l'utilizzo di strumenti di percussione sia all’esterno dei locali che per strada fatta eccezione per le attività autorizzate per eventi", e che "l'Amministrazione comunque continuerà, dunque, a presidiare le zone maggiormente interessate per garantire il rispetto delle norme vigenti e l’applicazione di sanzioni più severe avverso gli esercenti ove necessario. Tutte le piazze storiche della città sono per vocazione un luogo di aggregazione, il rumore è generato dagli avventori e bisogna contemperare, pertanto, il diritto alla socialità con il diritto al riposo dei residenti". In ogni caso, il Comune di Napoli sta già valutando la "presentazione del ricorso avverso la sentenza eccependo le argomentazioni del Giudice nella motivazione del dispositivo".

25 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views