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Rione Sanità, spari contro la vetrina dell’associazione Napoli in Vita: c’è la denuncia

Un foro di proiettile nella vetrina di Casa Sanità, sede dell’associazione Napoli inVita, impegnata nelle iniziative per i giovani.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Spari contro la vetrina di "Casa Sanità" nell'omonimo Rione, gestita dall'associazione civica Napoli in Vita, onlus non profit che si occupa di promuovere lo sviluppo socio culturale del quartiere popolare, tra i più popolosi della città, organizzando tante iniziative soprattutto rivolte ai giovani. Il 2024 però per l'associazione non è iniziato sotto i migliori auspici, ma con un foro di proiettile nella vetrina che affaccia in strada.

L'amara scoperta è avvenuta il 1 gennaio 2024, come apprende Fanpage.it da fonti dell'associazione: "La mattina di Capodanno abbiamo trovato un foro di proiettile nella vetrina della associazione Napoli inVita al Rione Sanità. Bucata prima la serranda e poi la vetrina. Sul posto sono venuti anche i carabinieri per i rilievi".

L'associazione socio-culturale, che si occupa di iniziative per il quartiere, ceramica, artigianato ed è attiva nel sociale, ha segnalato quanto accaduto con un post su Facebook, annunciando anche di aver sporto denuncia contro ignoti alle forze dell'ordine, affinché si faccia piena luce su quanto avvenuto. Solo pochi giorni fa, nella vicina piazza Cavour, c'era stato un raid di ladri nella sede di un'altra associazione, "Mani Tese", anche questa impegnata attivamente nel sociale e per il recupero dei giovani.

Ecco cosa scrive nel posto l'associazione Napoli inVita:

Inizia un nuovo anno, ma nella nostra Città non cambiano certe pessime abitudini. Aprendo la nostra sede di CASA SANITA’ abbiamo trovato un regalino che qualcuno ci ha fatto, il proprio personalissimo augurio, con un colpo di pistola contro la vetrina della stessa sede. È partita ovviamente la denuncia contro ignoti, augurandoci che sia solo l'imprudenza di qualcuno che ha avuto la pessima idea di festeggiare in questo modo. Ma se fosse un'intimidazione sappia, chiunque sia, che noi siamo al nostro posto; chi sta nel posto sbagliato è qualcun altro.

E aggiunge:

A piazza Cavour, vicino al Rione Sanità – e questa è sicuramente una incursione – sono entrati nella sede di MANI TESE e hanno portato via delle cose in maniera scientifica e mirata. Che dire, poi, delle solite vittime dell'idiozia di chi, oltre ai botti illegali, usa armi per sparare in aria…

Poi conclude:

Ha ragione don Luigi Merola, ex parroco di Forcella, quando dice che ai genitori che detengono armi per Capodanno, e le utilizzano, vanno tolti i figli preventivamente poiché c'è sicuramente l'ombra della camorra dietro e chi, anche se non ne fa parte ma lo accetta e ne fa esibizione, fallisce nel compito educativo. Ma bisogna anche dargli gli strumenti per essere pienamente genitori e cittadini, perché a loro volta non gli è stato insegnato! Ecco perché serve una sinergia di tutti, non solo repressiva ma educativa.

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