Rino Losco e Lina Iannone morti in incidente stradale ad Acerra, maxi-condanna all’automobilista: era positivo a cocaina
Condannato a 12 anni e 8 mesi di carcere l'automobilista 40enne, positivo alla cocaina e senza patente, che il 1 ottobre dello scorso anno, ad Acerra, in provincia di Napoli, si scontrò frontalmente con la sua auto, una Opel Astra, contro la Fiat 600 sulla quale viaggiavano Rino Losco e Lina Iannone con i loro due figlioletti. L'impatto fu violentissimo. Rino, 65anni, che era alla guida, morì sul colpo. Lina, 45 anni, trasportata in ospedale, purtroppo, non ce la fece e spirò poco dopo. Gravemente feriti i due bambini che erano sul sedile posteriore, una bambina e un bambino, che oggi hanno 9 e 3 anni, che hanno riportato pesanti postumi invalidanti.
Condannato l'automobilista: positivo alla cocaina, senza patente e auto non assicurata
Il Tribunale di Nola, ieri, ha emesso la sentenza di primo grado di condanna, con rito abbreviato, nei confronti del 40enne che era alla guida dell'altra vettura. Il giudice Raffaele Muzzica ha inflitto 12 anni e 8 mesi di reclusione all'automobilista, che, sotto l'effetto della cocaina e senza patente, si era messo alla guida della sua vettura risultata anche senza assicurazione. Il caso è stato seguito dalla società legale Studio3A-Valore spa che ha rappresentato i familiari delle vittime nel giudizio conclusosi ieri, venerdì 22 marzo 2024.
Il terribile incidente stradale avvenne in via Volturno attorno all'1,00 di notte del 1 ottobre dello scorso anno. Secondo quanto ricostruito, la vettura del 40enne invase la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con l'utilitaria a bordo della quale viaggiavano la coppia di genitori con due figli piccoli. Il conducente, Pellegrino Losco, detto Rino, 65 anni, morì sul colpo. Gravemente ferita la compagna, Rachele Iannone, detta Lina, 45 anni, poi deceduta nella Casa di cura Villa dei Fiori poco dopo il suo arrivo. Nel tremendo impatto rimasero gravemente feriti, riportando pesanti postumi invalidanti, i due figlioletti della coppia. Il processo, conclusosi ieri, è stato celebrato con il rito abbreviato. Il sostituto procuratore di Nola Aurelia Caporale aveva chiesto al giudice 9 anni di carcere per l'automobilista.