Rimosso il murale di Ugo Russo morto a 15 anni, ma al suo posto uno striscione: “È censura”
Rimosso il murale di Ugo Russo ai Quartieri Spagnoli di Napoli. Il dipinto ritraeva il volto del 15enne napoletano ucciso a colpi di pistola da un carabiniere nel corso di un tentativo di rapina agli inizi del 2020 in via Generale Orsini, nella zona di Santa Lucia, a Napoli. Il murale con il ritratto del ragazzo era stato realizzato poco dopo la sua morte sulla facciata di un edificio ai Quartieri Spagnoli.
Ma dopo un contenzioso amministrativo, è stato giudicato abusivo e quindi è stato rimosso. Al suo posto, però, nelle ultime ore è comparso uno striscione con la scritta: “Potete censurare un murale ma non la verità”. Poco più sotto, su un lenzuolo bianco la scritta con vernice rossa: “Censura”.
Borrelli (Avs): "Sostituito con uno striscione, va rimosso"
Ma non mancano le polemiche. Il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra) commenta: “Lo hanno sostituito con un mega striscione che continua a offendere la memoria di vittime innocenti ed eroi contro i clan”.
"La rimozione del murale abusivo dedicato al giovane rapinatore Ugo Russo morto durante un tentativo di rapina dopo anni di cause con il Tar e addirittura il consiglio di stato non è una vittoria. Innanzitutto perché è stato sostituito il murale con un mega striscione che di fatto mantiene intatto l'omaggio al giovane criminale. Addirittura sotto allo striscione è stata apposta la scritta censura. Ma sul nostro territorio sono censurate le vittime o i carnefici?".
E conclude: "Ci auguriamo che in tempi rapidi sia eliminato anche lo striscione".