Rimosso il murale abusivo dedicato a Luigi Caiafa, ucciso da un poliziotto mentre faceva una rapina
È stato rimosso il murale dedicato a Luigi Caiafa, il 17enne ucciso da un poliziotto durante una rapina nella notte del 4 ottobre scorso in via Duomo, a Napoli. L'installazione del murale era stata oggetto di polemiche, sorte anche per la presenza di numerose altre opere dello stesso tipo o di altarini in diversi quartieri napoletani. Per il Comune di Napoli il murale dedicato a Caiafa era abusivo; dopo aver aver accertato l'estraneità del condominio, stamattina si è provveduto, come si legge in una nota, "al ripristino dello stato dei luoghi", dando "seguito all'indirizzo espresso dalla Giunta de Magistris".
Il disegno era stato realizzato in via Sedil Capuano, nei pressi di via dei Tribunali, nel centro storico cittadino, a pochi passi dall'abitazione dove di recente si era trasferito il padre, Ciro Caiafa, poi ucciso in un agguato la notte del 31 dicembre scorso in casa sua. I familiari di Caiafa hanno ottenuto dall'autorità giudiziaria di rimuovere personalmente l'altarino allestito per ricordare il ragazzo. Le operazioni si sono svolte sotto il controllo di pattuglie dei carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato.
A sollevare la questione era stato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che aveva parlato di "un omaggio davvero di cattivo gusto" e di "un vero e proprio schiaffo sul viso a tutti i cittadini per bene di Napoli, in una città che sta vivendo una recrudescenza di violenza a partire dalle sue viscere, i vicoli di Napoli".
Il Comune di Napoli si era espresso nei giorni scorsi sul murale per Caiafa e su quello ai Quartieri Spagnoli dedicato a Ugo Russo, il giovane di 15 anni ucciso in via Orsini dal carabiniere che stava cercando di rapinare, firmando due ordinanze di diffida; il secondo murale, aveva precisato il Comune, "che i familiari ritengono non celebrativo, potrà essere rifatto con le dovute autorizzazioni".