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Rifiuti pericolosi e inquinamento ambientale: azienda bufalina sequestrata nel casertano

Un’azienda bufalina di Villa Literno sequestrata dai carabinieri: al suo interno, rifiuti (pericolosi e non) abbandonati e niente documentazione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un'azienda bufalina sequestrata a Villa Literno, nel Casertano: resterà aperta, fanno sapere i Carabinieri, "con facoltà d’uso solo ed esclusivamente per il governo degli animali". Azienda che operava, secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma, tra rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, oltre ad essere sprovvista di varia documentazione per la gestione dei liquami e per lo smaltimento degli stessi rifiuti speciali prodotti dall'azienda stessa.

La scoperta è stata fatta dai militari dell'Arma del Nucleo Carabinieri Forestale di Castel Volturno, all'interno dell'area protetta dell'Oasi Soglitelle. Qui, durante il sopralluogo degli agenti, effettuato assieme alla Polizia Municipale di Villa Literno ed al Servizio Veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale di Caserta, è stata rinvenuta una "gestione illecita dei reflui zootecnici smaltiti sul suolo nudo e nei canali perimetrali", oltre ad un "deposito incontrollato" di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, che sono stati ritrovati abbandonati all'interno delle pertinenze aziendali. All'interno dell'azienda, inoltre, non è stata trovata né la documentazione obbligatoria sulla corretta gestione del liquame, né la documentazione che certificasse il corretto smaltimento dei rifiuti speciali. Inoltre, l'azienda si trovava in una zona soggetta a vincolo paesaggistico-ambientale e vincolo area protetta, in quanto all'interno della riserva naturale "Oasi Soglitelle".

Al termine dell'intervento delle forze dell'ordine, è scattato il sequestro giudiziario dell'intero complesso aziendale e delle sue pertinenze, che potranno operare "solo ed esclusivamente per il governo degli animali", fanno sapere ancora i carabinieri. Il titolare è stato invece denunciato, in stato di libertà, per inquinamento ambientale per l'integrazione dei reati di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, distruzione e/o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto, distruzione e/o deturpamento di bellezze naturali per l’alterazione dello stato dei luoghi in zona con vincolo paesaggistico ambientale, di aree tutelate ope legis quale zona umida di importanza comunitaria e riserva regionale.

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