Rider rapinato a Napoli, fermo per tutti i sei giovani: quattro sono minorenni
Si chiude il cerchio attorno ai sei giovani che sabato sera hanno picchiato e rapinato il rider napoletano Giovanni Lanciano, 50 anni, su Calata Capodichino. Quattro dei fermati hanno meno di diciotto anni, e per loro si è espressa la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori. Si tratta di due diciassettenni e due sedicenni, gravemente indiziati assieme ad altri due ventenni (per i quali invece si è mossa la Procura presso il Tribunale di Napoli) per la rapina ai danni dell'uomo. Il provvedimento di fermo per i sei giovani verrà sottoposto nella giornata di oggi al giudice per le indagini preliminari che deciderà per l'eventuale convalida.
Due dei minorenni si sarebbero consegnati spontaneamente ieri sera alle forze dell'ordine, dopo essersi riconosciuti nel video della rapina, ma agli inquirenti avrebbero fornito versioni discordanti. I sei sottoposti a fermo sono tutti residenti tra i quartieri di Miano e Secondigliano, nell'area nord di Napoli, e tra loro ci sarebbero figli di pregiudicati ben noti alle forze dell'ordine, come figure di spicco del clan Di Lauro, da sempre famiglia di alto rilievo nello scacchiere criminale partenopeo.
Intanto, la vicenda sembra essersi conclusa nel migliore dei modi per il rider rapinato: Gianni Lanciano, oltre ad aver recuperato il proprio motorino, regalo di compleanno per i 18 anni della figlia, ha anche ricevuto un'offerta di lavoro da Ottaviano, da parte di un noto marchio di macelleria napoletano, che si è detto pronto a restituirgli quello che era il suo vero lavoro, poi perso qualche anno fa in seguito a tagli del personale, come macellaio.