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Riciclaggio nella pizzeria Dal Presidente: resta in carcere Di Caprio, la moglie ai domiciliari

Confermata la misura cautelare per il direttore della pizzeria di via dei Tribunali; l’accusa è di riciclaggio dei soldi sporchi del clan Contini.
A cura di Nico Falco
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Massimiliano Di Caprio (da Facebook)
Massimiliano Di Caprio (da Facebook)

Resta in carcere Massimiliano Di Caprio, direttore della pizzeria "Dal Presidente" di via dei Tribunali, nel cuore di Napoli, finito in manette con l'accusa di riciclaggio del denaro del clan Contini. Ieri, 30 maggio, la decisione del Riesame, che si è espresso sull'istanza di scarcerazione presentata dai legali anche per gli altri indagati: la ex moglie di Di Caprio, Deborah Capasso, ha ottenuto gli arresti domiciliari, mentre il Tribunale ha confermato i domiciliari per il poliziotto Guido Albano, ritenuto socio in affari dell'imprenditore. Gli avvocati attendono le motivazioni, che dovranno essere depositate entro 45 giorni, con l'intenzione di presentare ricorso.

Sequestrata la pizzeria "Dal Presidente"

Gli arresti erano scattati il 14 maggio, nell'ambito di una indagine sul riciclaggio del clan Contini condotta dalla Guardia di Finanza coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia.  Per Di Caprio (difeso dall'avvocato Fabio Visco) era stato disposto il carcere, così come per la ex moglie (difesa dagli avvocati Visco e Leopoldo Perone); Albano (difeso da Visco e Vanni Cerino) era stato invece sottoposto ai domiciliari. La pizzeria era stata sequestrata e, per garantire i livelli occupazionali, da allora è aperta in gestione controllata.

La pizzeria per riciclare i soldi del clan Contini

Secondo gli inquirenti della Dda di Napoli (i pm Alessandra Converso, Ida Teresi e Daniela Varone) il clan Contini avrebbe tentato di reimpiegare i soldi provenienti dall'illecito in diverse attività commerciali, compresa la storica pizzeria acquistata anni fa dagli eredi del noto pizzaiolo Ernesto Cacialli (non coinvolti in questa vicenda). Di Caprio sarebbe il titolare di fatto della pizzeria "Dal Presidente", formalmente intestata alla ex moglie; socio occulto sarebbe il cognato, Vincenzo Capozzoli (già detenuto e anche lui raggiunto da misura cautelare due settimane fa), ritenuto legato al clan di "Edoardo ‘o Romano" dell'Alleanza di Secondigliano.

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