Riccardo Muti racconta di quella sera al Teatro San Carlo durante la quale si arrabbiò dirigendo l’opera
Riccardo Muti è sicuramente il direttore d'orchestra italiano contemporaneo più importante e famoso al mondo. Nato a Napoli, cresciuto a Molfetta in Puglia, per la città partenopea Muti ha sempre conservato una devozione e un amore più volte dichiarato e mostrato:
Dal punto di vista musicale, Napoli ha avuto un’importanza enorme e non abbastanza valutata.
Se girate il mondo e vi chiedono: ‘Dove siete nato?’ e voi dite ‘A Napoli’, il mondo vi rispetta.
Intervistato dall'autorevole settimanale tedesco Die Zeit, il direttore d'orchestra ha raccontato un episodio risalente all'estate 2022, avvenuto durante la Conferenza dei Ministri della Cultura del Mediterraneo, tenutasi a Napoli il 16 e il 17 giugno.
Una circostanza che – stando a quanto Muti racconta – lo ha infastidito e non poco. La storia riguarda proprio la conferenza internazionale e uno spettacolo al Teatro San Carlo di Napoli. Spiega:
L’Italia è il Paese del belcanto. Viene il dubbio se questa parola sia un complimento o un insulto. Perché se per belcanto intendiamo il Vincerò urlato per ore [dall’aria ‘Nessun dorma' della Turandot di Puccini, ndr.], allora parliamo di un fastidio insopportabile: si tiene lunga una nota che tutti sanno dover terminare prima o poi.
E, quando succede, si ha come un senso di liberazione. L’opera italiana ama fare uso di questi trucchetti.
E a tal proposito l'intervistatore ricorda la circostanza: rammentando che il direttore d'orchestra si infastidì apertamente quando numerosi partecipanti alla Conferenza dei Ministri si unirono nel canto del ‘Vincerò' la sera della visita all’Opera.
E Riccardo Muti spiega il perché. Non fu tanto il "coro" ma soprattutto l'uso dei telefoni cellulari a spettacolo in corso, malcostume purtroppo sempre più diffuso:
… mentre cantavano il Vincerò, li vedevo intenti ad armeggiare con i cellulari e a rispondere alle telefonate.
Tutto questo nel Teatro di San Carlo, probabilmente il Teatro d’Opera storico più importante al mondo, fondato nel 1737 e di circa 40 anni precedente persino alla Scala.