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Riapre la chiesa di San Giovanni a Carbonara, capolavoro di gotico e Rinascimento a Napoli

Considerata tra le chiese più belle di Napoli, era chiusa dal 2019. I lavori di restauro sono durati 18 mesi. Spettacolare la nuova illuminazione notturna.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Riapre la Chiesa di San Giovanni a Carbonara dopo 2 anni di lavori di ristrutturazione. Capolavoro del Gotico e del Rinascimento a Napoli, con sculture ed affreschi eccezionali, dove è considerata tra le chiese più belle della città. Molto conosciuta soprattutto all'estero, dove viene studiata, più che dagli stessi napoletani. Per molto tempo, prima dei lavori, la chiesa è stata aperta solo saltuariamente, grazie alla disponibilità del parroco don Ciro Riccardi. Adesso, invece, l'intenzione del Comune e del Demanio è di renderla fruibile ai visitatori tutti i giorni.

Due anni di lavori, era chiusa dal 2019

Era un peccato non poterla ammirare. I turisti accorrevano tutti i giorni per chiedere quando sarebbe stata riaperta al pubblico, in quanto è considerata tra le chiese più belle di Napoli. I lavori di restauro, eseguiti dal Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Campania, Molise, Puglia e Basilicata – direttore dei lavori l'architetto Vincenzo Sposito – si sono concentrati sullo scalone monumentale e sulla facciata, sono state restaurate le cappelle d'Eboli di Castropignano, Caracciolo di Vico e Somma, con il consolidamento del maestoso altare Miroballo che ha recuperato l'originaria policromia.

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I lavori, dopo l'approvazione del progetto da parte della Soprintendenza nel 2019, hanno avuto inizio nel marzo 2021, per concludersi nei tempi previsti. Sono durati complessivamente 18 mesi, considerando una proroga e una sospensione parziale per la redazione e approvazione di una perizia di variante che tenesse conto di alcuni lavori supplementari che il progetto esecutivo appaltato non aveva considerato.

Spettacolare l'illuminazione notturna

Ieri sera è stata provata anche l'illuminazione artistica esterna ed il risultato è davvero spettacolare. L'intervento su facciata, scalone e tre cappelle, appena concluso, faceva parte del programma dei 15 in carico al Provveditorato delle Opere pubbliche, approvato dal Mibact, di concerto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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Al taglio del nastro, questa mattina, sono intervenuti il Parroco don Ciro Riccardi e l'arcivescovo metropolita don Mimmo Battaglia, il sindaco Gaetano Manfredi, l'assessore alle Infrastrutture del Comune Edoardo Cosenza, il soprintendente Abap (Archeologia, Belle arti e Paesaggio) Salvatore Buonomo, il direttore regionale del Demanio Mario Parlagreco e il provveditore alle Opere Pubbliche Placido Migliorino.

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