Riapre il Parco delle tombe di Virgilio e Leopardi: torna visitabile con due nuovi percorsi

Il Parco delle tombe di Virgilio e Leopardi ha riaperto i propri cancelli. Napoli, da oggi alle 12, ha ritrovato così uno dei suoi luoghi più amati, ma anche più attesi. Celebre per ospitare i resti mortali di Leopardi e presumibilmente anche quelli di Virgilio, il luogo era chiuso dallo scorso giugno. Dopo mesi torna a essere fruibile gratuitamente. Il restyling è andato avanti fino a ieri. Sono stati lavori non stop, con gli addetti ai lavori che hanno sistemato il verde, gli impianti e le altre strutture fino all'ultimo. Interventi costati complessivamente 300mila euro dei fondi del Pnrr. Ad accogliere i turisti, ma anche i napoletani, è il cartello nuovo di zecca che campeggia all'ingresso.
Tra i primi a mettere piede nel parco ritrovato il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il direttore generale musei Massimo Osanna, promotore del progetto di recupero, l’assessore comunale alle infrastrutture Edoardo Cosenza e la delegata alla direzione musei Campania Luana Toniolo. Grazie ai lavori il parco dà una nuova lettura di sé, possibile attraverso al percorso di visita che intreccia archeologia, paesaggio e poesia. E così sono tornati a splendere il verde storico, prendendo come modello il giardino romantico ottocentesco, il mausoleo di Leopardi, il busto di Virgilio e ancora la seicentesca edicola voluta da don Pedro d'Aragona. Certo, i restauri iniziati in autunno hanno previsto anche l’adeguamento di alcuni impianti, quello antincendio in primis e poi la riqualificazione generale dei viali alberati e della facciata.
Due nuovi itinerari corredati da pannelli multilingue e strumenti digitali
Un percorso nuovo, dicevamo. Questo si dipana in due diversi itinerari, quello botanico-letterario e quello storico-archeologico. A fare da sfondo al primo è il paesaggio, che si trasforma e diventa strumento di narrazione poetica. Altra componente fondamentale è l'esperienza tattile del percorso botanico, realizzata grazie alla collaborazione con l'Università Suor Orsola Benincasa. Il secondo itinerario, quello storico-archeologico, porta alla scoperta dei principali monumenti del parco. Il sepolcro tradizionalmente attribuito a Virgilio, il mausoleo di Leopardi, un tratto dell'acquedotto augusteo e l'ingresso orientale della Crypta Neapolitana. Grazie all'inclusione nel progetto "Genius Loci", inoltre, entrambi i percorsi sono corredati da pannelli multilingue e strumenti digitali, tra cui uno realizzato con l'Università L'Orientale, che consentono di esplorare virtualmente l'intera area.
"Il parco è dedicato a due giganti della nostra letteratura", ha detto Alessandro Giuli, ministro della Cultura, "ed è a Napoli, città che sintetizza in sé, nella sua cultura millenaria, quanto di più alto e nobile c'è nella letteratura, nella storia, nella tradizione e nella cultura italiana. Riaprire questo luogo significa ridare voce a una storia antica, riscoprire e valorizzare le nostre specificità culturali e farle riverberare nel nostro presente, permettere a chiunque di fare ciò che solo in Italia si può fare: ossia leggere sui muri e nei paesaggi le storie, le biografie, le filosofie e i grandi e piccoli eventi della nostra cultura".
Il prossimo passo da compiere riguarda ora la Crypa Neapolitana, la galleria scavata nella roccia in età augustea probabilmente su progetto di Lucio Cocceio Aucto che veniva utilizzata per collegare Napoli con i Campi Flegrei. Una particolarità riguarda il suo piano di calpestio. Questo è stato abbassato nel Quattrocento in seguito ai radicali rimaneggiamenti voluti da Alfonso d'Aragona. ha cercato di sciogliere il nodo il ministro Giuli. Il politico ha infatti annunciato che per il restauro della Crypta è previsto un finanziamento di 3 milioni di euro, presi dal Fondo sviluppo e coesione.