Revenge porn, la vittima ha solo 13 anni: chiesto il rinvio a giudizio l’ex fidanzatino

Chiesto il rinvio a giudizio per il minore che diffuse le foto della sua fidanzatina dopo aver rotto con lei. Foto intime, che la giovane gli aveva mandato e che lui teneva sul cellulare e che, dopo la rottura, finirono nelle chat con altri amici. Le accuse sono diverse: pornografia minorile e stalking, cui si aggiunge anche quello di lesioni ai danni del padre di lei, preso a calci durante una furibonda "discussione" in strada. La vicenda arriva dalla provincia di Salerno, e risale a fine 2019: ma solo oggi è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per il giovane.
Trattandosi di minorenni, la vicenda è sempre stata trattata col massimo riserbo dalle autorità: sono le ultime settimane del 2019 quando tra i due, lei appena 13enne, lui un suo coetaneo di poco più grande ma comunque minore, rompono la loro storia. E subito dopo, in Rete iniziano a finire le foto di lei, in atteggiamenti intimi: foto che vengono inviate, secondo quanto ricostruito, dallo stesso giovane nelle chat di amici e compagni di scuola. L'impatto è tremendo: la ragazzina non vuole più nemmeno andare a scuola, travolta dal senso di vergogna. I genitori fanno partire la denuncia ai danni di lui, con gli inquirenti che aprono un fascicolo presso la Procura del Tribunale per i minorenni. Il pubblico ministero Antonella Ciccarella ha chiesto nelle scorse ore il rinvio a giudizio per il giovane, che rischia tantissimo: tra i reato contestati infatti non c'è quello di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, già di per sé gravissimo, ma quello ancor più grave di diffusione di materiale pedopornografico, visto che la fidanzatina aveva all'epoca appena 13 anni.