Rete di protezione sul ponte dei suicidi in via San Rocco, domani fiaccolata

"Ponte dei suicidi", lo chiamano. E il motivo è facile da immaginare: venerdì scorso su quella strada una persona si è tolta la vita lanciandosi dal parapetto, secondo episodio nel giro di poche settimane e ultimo in ordine di tempo di una lunga serie che ha fatto guadagnare a quel tratto di via Nuova San Rocco il lugubre appellativo. Una situazione su cui i residenti hanno da parecchio cercato di attirare l'attenzione ma, denunciano, senza riuscire ad ottenere un intervento concreto.

Una prima risposta è arrivata oggi, quando la NapoliServizi ha cominciato a montare le tanto agognate reti di protezione. Alte poco meno di due metri, forse ancora troppo basse, ma sicuramente più efficaci di quel muretto così facile da scavalcare per chi ha fatto la più drastica delle scelte. Venerdì scorso, quando c'era stato l'ultimo suicidio (il giorno precedente c'era stato un tentato suicidio), i cittadini della zona si erano riuniti spontaneamente sul ponte per chiedere, ancora una volta, l'interesse delle Istituzioni; si erano rivolti anche a don Francesco, il parroco della chiesa che si trova a una manciata di metri dal ponte, per chiedergli di fare da intermediario affinché la richiesta di aiuto arrivasse a don Mimmo Battaglia.

L'arcivescovo di Napoli sarà in via Nuova San Rocco alle 16:30 di oggi, 4 ottobre, per farsi da portavoce delle istanze dei cittadini. Domani, 5 ottobre, alle 18:30, si terrà sul ponte un presidio con fiaccolata; l'iniziativa è organizzata e coordinata dai residenti, l'appello diramato col passaparola e sui social è di presentarsi a piedi per sostenere la causa comune con una candela, una fiaccola o semplicemente con la luce del proprio cellulare.