Restituito affresco rubato agli Scavi di Ercolano: vale 1 milione. Il sindaco: “Venga esposto qui”
Si è pentito il magnate statunitense Michael Steinhardt e, nell'ambito di un procedimento penale a suo carico, ha restituito 180 opera d'arte acquistate illegalmente negli anni, tra cui un affresco trafugato all'inizio degli anni Novanta da una domus degli Scavi di Ercolano, in provincia di Napoli, del quale il miliardario americano era in possesso da quasi 30 anni, dal lontano 1995 e che è tornato in possesso del governo italiano. Se l'intero patrimonio artistico restituito da Steinhardt si aggira intorno ai 70 milioni di dollari, il solo affresco trafugato ad Ercolano vale 1 milione: si tratta di un'opera che raffigura un giovane Ercole intento a strangolare un serpente inviato dalla dea Era per ucciderlo; l'affresco risale a circa il 50 dopo Cristo e, prima che venisse trafugato, come detto fungeva da ornamento di pregio di una delle ville romane che sorgono negli Scavi di Ercolano.
E proprio nella cittadina alle pendici del Vesuvio, il sindaco Ciro Buonajuto vuole che l'affresco faccia ritorno, affinché tutti gli ercolanesi, ma in generale tutti i Campania e i turisti che ogni anno visitano gli Scavi possano ammirarlo. Per questo, Buonajuto ha lanciato un appello al premier Mario Draghi e al ministro della Cultura Dario Franceschini: "Quell’opera appartiene alla nostra comunità, da Ercolano venne trafugata nel 1995 ed oggi dopo che la vicenda giudiziaria si è conclusa è giusto che torni all’ombra del Vesuvio per essere ammirata da tutti" ha detto il primo cittadino di Ercolano.
Il precedente: Steinhardt e un affresco rubato a Paestum
Soltanto qualche anno fa, nel 2013, Steinhardt si rese protagonista di una vicenda analoga. All'aeroporto Newark Liberty, infatti, venne intercettato un frontone con affresco trafugato negli anni Settanta a Paestum, nel Salernitano, e indirizzato proprio al magnate statunitense, che lo aveva acquistato da un collezionista svizzero.