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Restaurata la Croce Cariati, spezzata dal vento 2 anni fa: “Protegge Napoli dalle catastrofi”

La Croce dei Cariati danneggiata 2 anni fa restaurata, il giorno di Venerdì Santo sarà riposizionata sull’altare ai Quartieri Spagnoli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La Croce di Cariati
La Croce di Cariati

Restaurata la Croce dei Cariati di Napoli, simbolo di protezione della città dal colera e dalle catastrofi. Era stata spezzata dal vento due anni fa. Era il 17 gennaio del 2023, quando, una forte raffica ne danneggiò la base di legno che la sorreggeva, sull'altare posto ai Quartieri Spagnoli. Per molti napoletani un presagio negativo. Si stava uscendo da poco dal Covid e la città, come il resto d'Italia, era stremata dai due anni di pandemia. La Croce è stata subito sottoposta a restauro. Lavori complessi e delicati, considerato che l'opera lignea è storica e risale al 1836, simbolo di protezione dall'epidemia del colera che colpì Napoli. L'intervento di recupero è stato eseguito dagli Scugnizzi a Vela, ragazzi a rischio dell'area penale campana e provenienti dall’IPM di Nisida.

La Croce dei Cariati restaurata, Venerdì Santo sarà riposizionata

La Croce dei Cariati adesso è pronta. Restituita alla Chiesa di Santa Maria del Carmine alla Concordia, dove è stata presentata ieri, lunedì 14 aprile 2025, completamente rimessa a nuovo, accolta da quella devozione popolare che ne ha fatto il simbolo dei Quartieri Spagnoli. Venerdì 18 aprile, in occasione del Venerdì Santo della Settimana di Pasqua 2025, sarà nuovamente installata sul basamento che l'ha ospitata dal 1836.

Nacque con una particolarità: il Cristo non guardava verso il mare, ma verso la collina quasi a dare il benvenuto ai viandanti provenienti dalle terre agricole del Vomero per giungere nel centro della città. Fu restaurata nel 1884 e poi posizionata dopo un restauro nel 1980. Il crocifisso, crollato dal basamento nel 2023 in seguito ad una tempesta di vento è stato custodito dal parroco e dai fedeli della Chiesa di S. Maria del Carmine alla Concordia don Mario Ziello e don Francesco De Luca, situata nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Poi è stato affidato agli “Scugnizzi a vela” per importanti interventi di restauro.

A salutare la croce tornata a casa da Chiara Marciani Assessore alle politiche Giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli, Paola Brunese, Presidente del Tribunale dei Minori di Napoli, Patrizia Imperato Procuratore della Repubblica del Tribunale dei minori di Napoli, Emilia Galante, Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale dei minori di Napoli, Francesco Chiaromonte, Magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Napoli, Andrea De Dominicis, Commissariato PS San Ferdinando, in rappresentanza del Questore di Napoli Maurizio Agricola, la Dirigente I.C. Casanova Professoressa Palmira Masillo, Fabio Danese, comandante Quartier Generale Marina Militare di Napoli in rappresentanza del Comandante logistico Ammiraglio Squadra Salvatore Vitiello, Benedetta Sciannamanica in rappresentanza di Giovanna Mazzone, presidente I Municipalità Napoli.

Gli "Scugnizzi a vela" e gli esperti volontari, oramai abituati a restaurare antiche e storiche imbarcazioni a vela in legno, sono intervenuti per restaurare e consolidare i legni della croce. Hanno partecipato al recupero del crocifisso ligneo i giovani a rischio dell'area penale campana e provenienti dall’IPM di Nisida, i detenuti in messa alla prova dell'UIEPE e provenienti dal carcere di Poggioreale e Aversa, gli utenti dell'ASL NA 1 e ASL NA 2, i giovani dei Servizi sociali del Comune di Napoli particolarmente legati al simbolo della passione e della fede rappresentato dalla Croce dei Cariati.  Via la vecchia pittura, asportata la vecchia vernice e la diffusa marcescenza, armati di scalpellino gli Scugnizzi hanno fatto riemergere l'anima lignea del 1836, lavorando di cesello per riportare all'antico splendore la Croce di Cariati. Alberto, Ernest, Genny, Hashraf, Joseph, Lyoni, Nicola, Sabatino i ragazzi dell'area penale campana che hanno effettuato l'intervento di recupero.

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