Reparto dell’Ospedale del Mare chiuso per andare al party, condannato il primario
È stato condannato a un anno e un mese di reclusione, oltre a un risarcimento che dovrà essere stabilito in sede civile: si chiude così il processo a carico di Francesco Pignatelli, chirurgo cardiovascolare finito sotto processo con l'accusa di avere chiuso un reparto dell'Ospedale del Mare per partecipare a un party indetto per festeggiare proprio la sua nomina. Nel processo si era costituita parte civile l'Asl Napoli 1 Centro, il medico è stato difeso dagli avvocati Alfonso Furgiuele e Stefano Montone.
La sentenza è stata emessa lo scorso fine settimana dal giudice monocratico della settima sezione penale. I fatti risalgono al 2018, in quel periodo Pignatelli lavorava presso l'Ospedale del Mare di Ponticelli, Napoli Est. L'8 luglio, hanno ricostruito gli inquirenti, c'era stata una festa per la sua nomina a primario e il chirurgo aveva chiuso il reparto di Chirurgia Vascolari per permettere a tutto il personale di parteciparvi; quattro pazienti che erano lì ricoverati erano stati trasferiti nel reparto di Chirurgia Generale e questo era avvenuto senza darne comunicazione alla direzione generale dell'ospedale e, quindi, senza autorizzazione.
C'era stata una indagine interna dell'azienda sanitaria e nell'ospedale di Ponticelli erano arrivati i Nas, i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, che avevano acquisito gli atti dei ricoveri, delle assenze e delle presenze. Il primario era stato sospeso ed era poi arrivato il licenziamento. L'11 settembre 2018 il Tribunale di Napoli (Sezione Lavoro) aveva respinto il ricorso presentato dal medico, che si era opposto al licenziamento, e lo aveva condannato al pagamento delle spese processuali.