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Regista ucraino Lavrenchuk arrestato a Napoli, la madre: “Vendetta della Russia”

È in attesa di estradizione Eugene Lavrenchuk, il regista Ucraino arrestato a Napoli a dicembre. Per la famiglia sarebbe una vendetta della Russia.
A cura di Nico Falco
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È ancora detenuto a Napoli, in attesa di estradizione verso la Russia, Eugene Lavrenchuk, registra teatrale ucraino, candidato al Premio Nazionale Shevchenko, accusato di una frode commessa in Russia 8 anni fa. L'uomo è stato giudicato responsabile di avere intascato dei soldi che sarebbero dovuti servire per la ristrutturazione di un teatro e condannato a 10 anni di reclusione per appropriazione indebita. Per il regista, e per la famiglia, si tratterebbe di una accusa fittizia, vendetta per le sue ideologie apertamente contrarie alla politica Russa.

I fatti contestati risalgono al periodo tra il novembre 2013 e il febbraio 2014, quando Lavrenchuk dirigeva il Teatro Polacco di Mosca. Il 39enne era stato bloccato a Napoli il 17 dicembre scorso, trovato dalla Polizia di Stato in un B&B nella zona di Capodichino; la storia dietro l'arresto era stata anticipata da Fanpage.it, che aveva ascoltato fonti qualificate. Lavrenchuk, molto conosciuto nel suo Paese, ha negli anni ricoperto vari incarichi di prestigio tra Ucraina, Russia e Israele; è stato anche direttore principale del Teatro dell'Opera e del Balletto di Odessa e rettore della Prima Scuola ucraina di Teatro e Cinema.

Il regista Lavrenchuk arrestato a Napoli: "Rappresaglia della Russia"

Lavrenchuk aveva lasciato la Russia nel 2014, dichiarando apertamente di non essere d'accordo con le politiche di Putin, definite "criminali". Era ricercato dal novembre 2020, su richiesta delle autorità russe. Il 15 dicembre aveva pubblicato sul suo profilo Facebook la foto del biglietto aereo: era in procinto di partire da Tel Aviv a Napoli. Il 17, quando si è registrato nel B&B, l'alert alla Questura di Napoli che segnalava la presenza di un ricercato.

Dopo Napoli il regista avrebbe raggiunto Leopoli, città dell'Ucraina occidentale dove vive la madre. Iryna Lavrenchuk, ha raccontato a Radio Svoboda che il figlio aveva lasciato la Russia nel 2014, "quando è iniziata la guerra in Ucraina", perché "non era d'accordo con l'aggressione del regime di Putin". Per la donna, che ha aggiunto che spera che il 39enne non venga estradato in Russia, ma che faccia ritorno in Ucraina, si tratterebbe di una vendetta da parte della Russia.

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Regista arrestato a Napoli, Consolato ucraino al fianco di Lavrenchuk

Il Consolato Generale dell'Ucraina a Napoli ha deciso di fornire assistenza al regista e di seguire da vicino gli sviluppi della vicenda. Lo ha riferito a Ukrinform Oleg Nilkolenko, portavoce del ministero degli Affari esteri dell'Ucraina, aggiungendo che "i consoli si tengono in contatto con l'amministrazione penitenziaria e con i parenti". Il portavoce ha spiegato che il console ucraino ha visitato Lavrenchuk lo scorso 31 dicembre e che le sue condizioni di detenzione sono accettabili e il suo stato di salute è soddisfacente. Su Facebook è stato aperto un gruppo a sostegno del regista, "Free Eugene Lavrenchuk", che conta poco più di mille iscritti, che chiedono "il sostegno dei media e dei colleghi, che possono influenzare la situazione e impedire l'estradizione di Yevgeny Lavrenchuk in Russia".

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