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Regionali Campania, perché la candidatura del leghista Zinzi può andare avanti. Molto dipende da Piantedosi

Gianpiero Zinzi, lanciato dalla Lega come candidato in Campania, è una mossa vera o di facciata? Dopo lo stop al terzo mandato, nel centrodestra è tutto aperto.
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Salvini e Zinzi
Salvini e Zinzi

«Moderato e radicato», lo definisce chi lo ha conosciuto in Consiglio regionale Campania e anche oggi alla Camera. Gianpiero Zinzi, avvocato, classe 1983, casertano, deputato della Lega, figlio "d'arte" – suo padre, Domenico Zinzi è stato presidente del Consiglio regionale della Campania e sottosegretario nei governi Berlusconi – oggi se la gioca con strategia ma senza molte ansie.

La Lega di Matteo Salvini nella convention di Napoli lo ha lanciato come candidato presidente per il centrodestra nella Regione del dopo Vincenzo De Luca. E per rafforzare l'impegno ha costituito 55 comitati locali e la prossima settimana conta di arrivare a 150.

Il tema è: la candidatura di Gianpiero Zinzi è di facciata o è concreta? Dopo l'esplosione del bubbone De Luca, ovvero la sentenza della Consulta che impedisce il terzo mandato cambia tutto. Perché il pronunciamento della Corte Costituzionale non riguarda solo la Campania ma anche il Veneto. Il leghista Luca Zaia non si ricandiderà. Nel centrodestra quale sarà la proposta, di quale area? Fosse leghista, a Fratelli d'Italia spetterebbe il nome in Campania. Ma è davvero così scontato?

I nomi delle candidature del centrodestra campano sono ben noti. Quello di Gennaro Sangiuliano, ex ministro, è saltato dopo l'affaire Boccia. L'europarlamentare Fulvio Martusciello, coordinatore campano di Forza Italia ha detto che non si candiderà a causa della vicenda Huawei.

Posto che la scelta del nome qui spetta a Fdi o Lega («Forza Italia? È fuori dai giochi» così spiegano nella Lega), lo scenario è il seguente: in questi giorni sta emergendo in maniera forte la candidatura di Edmondo Cirielli, viceministro agli Esteri, esponente di Fratelli d'Italia, salernitano. La strategia leghista è quella di non lasciar "camminare liberamente" un unico nome di Fdi ma proporre un proprio profilo moderato e potentemente radicato (anche a livello di voti) e Zinzi è quel profilo, dice Salvini.

C'è un unico nome che potrebbe cambiare tutto: Matteo Piantedosi, avellinese, ministro dell'Interno in quota Lega nell'attuale governo. Se Piantedosi dovesse decidere di correre per la Regione Campania – a oggi ha sempre detto che è un suo progetto – si fermerebbero i giochi.  Ma se ne aprirebbero altri, a Palazzo Chigi, con Salvini pronto a scattare per tornare al Viminale, la sua grande – mai nascosta – ambizione. Per questo il leader della Lega in questa fase darà il massimo possibile per far crescere il nome di Zinzi in Campania: per ora è il tempo dei posizionamenti, dei sondaggi (già in corso) e della riorganizzazione intorno al candidato con le nomine dei vicecoordinatori provinciali. Il resto si vedrà e non ci vorrà tanto per capirlo.

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