Al posto del Reddito di cittadinanza in Campania la proposta di istituire MIR: 500 euro al mese
Presentata la proposta di legge regionale in Campania per introdurre la Misura Integrativa Regionale (Mir), un nuovo contributo economico, simile al “Reddito di Dignità” già esistente in Puglia dal 2016 che prevede una integrazione aggiuntiva fino a 500 euro al mese per le famiglie più povere, in aggiunta agli altri sussidi previsti dallo Stato. La petizione popolare era stata lanciata negli scorsi mesi, nell'ambito della campagna nazionale "Ci vuole un reddito" e sono state raccolte le firme.
La proposta di legge popolare depositata in Regione Campania
Adesso, la proposta di legge di iniziativa popolare per l'“Istituzione della Misura Integrativa Regionale di sostegno al Reddito e politiche per l'Inclusione Sociale Attiva (M.I.R.)” è stata presentata ufficialmente. Depositata presso il registro generale del Consiglio Regionale della Campania dalla consigliera regionale del gruppo misto Mari Muscarà.
Ormai non c’è più tempo ci sono migliaia di persone in Campania che hanno perso il Reddito di Cittadinanza e non trovano lavoro, esse non devono perdere la dignità di non poter mettere almeno il pane a tavola.
Ecco perché ho presentato questa proposta di Legge, in Regione non possono più fare orecchie da mercante.
La proposta di legge regionale è nata dal confronto e dalla collaborazione col Comitato di Scopo Regionale per la Mir, che la scorsa estate ha consegnato una petizione popolare al Presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero, per richiedere «un intervento che potesse annullare o mitigare le conseguenze del taglio al reddito di cittadinanza operato dal Governo Meloni», come si legge nella nota della Muscarà.
Che cosa è la MIR: sostituirà il Reddito di Cittadinanza?
La Mir è una misura complementare alle misure nazionali di contrasto alla povertà e non è lontana da un tipo di intervento sociale già previsto in Regioni meridionali come la Puglia, che dal 2016 ha il “reddito di dignità”, può giungere fino a 500 euro mensili e prevede anche forme di sostegno reddituale indirette, con il supporto alla Formazione ed al Lavoro.
Mi auguro che il Consiglio regionale possa aprire una rapida discussione sulla proposta e che si possano trovare anche delle convergenze su un sostegno al reddito direttamente rivolto a disoccupati, precari ed ex-percettori soprattutto in una Regione come la Campania dove il concetto di “occupabilità” è molto scarso.