Reddito di cittadinanza, sempre più difficile richiederlo: domande “a rischio” bloccate o soggette ad accertamenti
Sarà sempre più difficile richiedere il Reddito di cittadinanza e sperare che l'assegno arrivi senza intoppi, senza ulteriori richieste di accertamenti o documenti. L'innalzamento della barriera, preludio alla cancellazione del sussidio, annunciata «entro il 2023» dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stato annunciato nei giorni scorsi dall'Inps che ha anche reso note le cifre delle domande sospese o ancora al vaglio:
Gli scenari di rischio elaborati ed i relativi allarmi attivati dall'Inps hanno permesso di individuare su circa 1.290.000 domande di Reddito di cittadinanza pervenute, nei primi 10 mesi del 2022, oltre 290mila a rischio: 240mila, per mancanza del requisito della residenza in Italia oppure per false o omesse dichiarazioni relativamente alla posizione lavorativa dei componenti il nucleo familiare, sono state respinte in automatico, prima che la prestazione potesse essere indebitamente percepita; 50mila sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli.
Come ha fatto l'Istituto di previdenza nazionale a bloccare certe pratiche sospette? Ha elaborato una piattaforma informatica che permette alle Strutture periferiche di consultare le istanze RdC che presentano indici di rischio, così da poter svolgere le opportune verifiche sulle domande sospese e sbloccarne l'esito, se positivo, o avviare le conseguenti azioni di recupero, in caso negativo.
Reddito di cittadinanza respinto, cosa sono gli scenari di rischio?
Ovviamente la regione Campania e in particolare Napoli, aree in cui si concentra il maggior numero di domande e di beneficiari di Rdc in Italia sono interessate dal "giro di vite". Che sono gli «scenari di rischio»?
Inps spiega:
Gli scenari di rischio elaborati consentono all'Istituto di attivare costanti sinergie con le forze dell'Ordine, nel solco della massima collaborazione tra le amministrazioni, ispirata ad una tutela rafforzata della legalità, per conciliare l'inclusione sociale, nei limiti dei veri bisogni da tutelare, e il controllo e contenimento della spesa pubblica
Da quel che emerge gli alert sono ad esempio rispetto a richiedenti reddito che in età da lavoro e non si sono mai recati nei centri per l'Impiego. Un altro scenario di rischio che l'Istituto sta da poco utilizzando, è quello relativo all'eventuale titolarità di imprese e/o di qualifiche/cariche sociali da parte dei componenti il nucleo familiare che vuole l'assegno mensile. Questa circostanza non è di base incompatibile con la fruizione del beneficio, tuttavia basandosi sui precedenti è ritenuta sintomatica di potenziali frodi. Dunque scattano ulteriori controlli. Così come scattano in mancanza del requisito della residenza in Italia, per false dichiarazioni sul lavoro dei familiari o circa la composizione del nucleo familiare.
Quando i sistemi Inps rilevano domande che presentano gli indicatori di rischio appena citati, le istanze vengono immediatamente respinte dalla procedura che gestisce la misura, ovvero sospese nei casi in cui si rendano necessari ulteriori approfondimenti, comunque sempre prima di iniziare a pagare l'Rdc.