Razzo cinese in caduta, le istruzioni della Protezione Civile Campania
Non è corretto parlare di «allarme», tuttavia il meccanismo di allerta della Protezione civile nazionale e , a ricasco, di quelle regionali, è scattato. Parliamo del razzo cinese Long March 5b (Lunga Marcia) in caduta libera sulla Terra. L'astrofisico Gianluca Masi attraverso il Virtual Telescope Project di cui è il responsabile scientifico ha immortalato l'oggetto: è lungo 30 metri, largo 5 e pesante oltre 20 tonnellate ed è è in rientro incontrollato da alcuni giorni, dopo il lancio del primo modulo “Tianhe-1” della nuova stazione spaziale cinese, il cui completamento è previsto per il 2022.
La questione è la seguente: ci sono 9 regioni del centro-sud che potrebbero essere interessate dalla caduta dei pezzi del missile cinese, prevista nella notte tra sabato 8 e domenica 9 maggio 2021. C'è la Campania. E non solo: ci sono anche Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Per quel che riguarda la Campania, alla nota del Dipartimento di Protezione Civile nazionale, lo staff Protezione Civile Emergenza della Regione ha fatto diramato a sua volta un documento a prefetti, sindaci, città metropolitane, capitanerie, enti di controllo delle dighe e delle reti ferroviarie ed elettriche, sollecitando il Genio civile e i volontari in vista di un (improbabile, bene ribadirlo) impatto.
La nota ricorda che parliamo di eventi statisticamente «assai rari. E pertanto non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi».
Sono fornite una serie di «indicazioni utili alla popolazione» affinché adotti comportamenti di autoprotezione qualora si trovi nei territori potenzialmente esposti all’impatto:
• è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate;
• i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, determinando anche pericolo per le persone. Non disponendo informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono sicuri i piani più bassi degli edifici;
• è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto;
• alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero sopravvivere all’impatto e contenere idrazina. In linea generale, si consiglia a chiunque avvistasse un frammento di segnalarlo alle autorità competenti, senza toccarlo e mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri.