Rave party per Cristo: nella chiesa di Napoli la festa organizzata dal parroco ex deejay
Entrare nel mondo di don Michele Madonna e della parrocchia Santa Maria di Montesanto, nel cuore di Napoli, significa aver a che fare con un calendario di eventi fittissimo: l'intensa e partecipata processione del Corpus Domini fra i vicoli qualche ora fa, le processioni «Con Gesù fra le strade», un oratorio con centinaia di bambini e ragazzini, eventi di catechesi ed evangelizzazione. Qualche mese fa don Michele, presbitero secolare diocesano 48enne, professione deejay fino all'età di anni 23, aveva preso perfino a confessare in strada pur di riavvicinare le persone ai sacramenti.
L'ultima iniziativa dell'attivissimo sacerdote era impossibile da non notare. E infatti lo striscione viola acido affisso fra la chiesa e l'Istituto Bianchi a Montesanto lo hanno visto, fotografato e immortalato sui social network anche i non fedeli. Si tratta dell'annuncio del "Rave 4 Christ", una «discoteca a cielo aperto» o meglio, un «evento di musica dance cristiana per i giovani». Proprio così: un rave party cristiano nel segno di Gesù. Provocazione? Nient'affatto, tutto vero e «destinato a giovani fra 15 e 35 anni» che possono anche invitare gli amici. L'appuntamento è sabato 2 luglio a partiare dalle ore 21 nei locali dell'Istituto Bianchi in piazza Montesanto. Il motivo dell'evento, ingresso gratuito, consumazione inclusa, è illustrato chiaramente proprio da don Michele:
È una serata nella quale vogliamo divertirci, ballare, cantare e stare insieme. Sarà una vera e propria discoteca all’aperto nell’Istituto Bianchi nel centro di Montesanto. Tutto gratuito, compresa la consumazione (panino e bibita).
Ne vale veramente la pena, vogliamo per una volta, lasciare i pensieri e lo stress che accompagnano questo periodo, e dedicare del tempo alla gioia di stare insieme e al divertimento.
Don Michele Madonna è un sacerdote tecnologico: invia su Whatsapp l'omelia ai fedeli che ne fanno richiesta, usa Facebook e Youtube come un vero organizzatore di eventi e produce perfino i flyer (i classici inviti da discoteca) come un grafico provetto. Quest'ultimo è retaggio degli anni passati a Casoria a lavorare in una discoteca prima di «incontrare e innamorarsi di Cristo» e cambiar vita, entrando in seminario.
Per il "Rave 4 Christ" il vulcanico don ha perfino previsto un QRCode che richiama la pagina di un sondaggio on-line che chiede ai ragazzi le preferenze musicali. Obiettivo: avvicinare i giovanissimi e gli adolescenti alla musica cristiana. Rave, sì, dunque, ma senza gli eccessi che da sempre sono associati a questa parola. Stavolta è solo panino, Coca Cola e musica cristiana proveniente da tutto il mondo.