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Rapporto Zoomafia 2024: in Campania l’8,11 dei reati, tra le regioni più a rischio

Presentato il rapporto di Lav sui reati ai danni degli animali, relativi al 2023; in Campania procedimenti per maltrattamenti, uccisioni e reati venatori.
A cura di Nico Falco
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In Campania non ci sono procedimenti legati a spettacoli vietati o combattimenti, mentre restano ancora alti quelli relativi a uccisione e maltrattamento, abbandono e reati venatori: è quanto emerge dal rapporto Zoomafia di Lav, arrivato nel 2024 alle 25esima edizione, e che analizza lo sfruttamento criminale in Italia prendendo in esame i dati forniti dalle Procure (a livello regionale hanno risposto 9 su 10, manca quella ordinaria di Avellino). Il documento è stato realizzato col patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto.

Zoomafie, Campania tra regioni più a rischio

La Campania, in base ai dati analizzati, si conferma tra le regioni più a rischio di criminalità zoomafiosa, termine che comprende tutti i reati connessi, direttamente o meno, con lo sfruttamento degli animali. Commenta Ciro Troiano, criminologo, responsabile Osservatorio Zoomafia Lav:

I profitti economici legati allo sfruttamento criminale degli animali rappresentano una fonte di guadagno importante per i vari gruppi di delinquenti dediti a tali traffici. Gruppi che estendono la loro azione criminale anche in altre regioni, si pensi al traffico di cuccioli, ai combattimenti tra cani o alle corse clandestine di cavalli.

Si sbaglia se si pensa che siano attività delinquenziali residuali. Se si contestualizzano alcuni fenomeni, si scopre che non sono affatto crimini trascurabili. Se si controlla, ad esempio, l’affaire randagismo in una determinata zona, significa accaparrarsi un’importante fetta di convenzioni con gli enti locali. Se si controllano i pascoli, vuol dire mettere le mani su uno degli affari più cospicui e remunerativi del territorio, che non ha nulla da invidiare agli altri business criminali. Se si costituiscono società fittizie per importare cuccioli dall’estero facendo anche uso di truffe carosello, si attua una commistione tra flussi finanziari illeciti e fondi di origine lecita, tipica delle attività di riciclaggio. Insomma, sono molteplici gli interessi dello sfruttamento criminale degli animali che possono stimolare gli appetiti della criminalità organizzata.

I dati raccolti mostrano il numero totale dei procedimenti sopravvenuti nel 2023; i reati relativi sono uccisione di animali (art. 544bis cp), maltrattamento di animali (art. 544ter cp), spettacoli e manifestazioni vietati (art. 544quater cp), combattimenti e competizioni non autorizzate tra animali (art. 544quinquies cp), uccisione di animali altrui (art. 638 cp), abbandono e detenzione incompatibile (art. 727 cp), reati venatori (art. 30 L. 157/92) e traffico illecito di animali da compagnia (art. 4 L. 201/10).

In Campania, si evince dal rapporto, sono stati registrati almeno 702 fascicoli per reati a danno di Napoli, che corrispondono a circa l'8,11% del dato nazionale, con un’incidenza pari a 12,02 procedimenti per 100.000 abitanti, e almeno 378 indagati (circa il 7,96% di quelli nazionali), con un tasso di 6,47 indagati ogni 100.000 abitanti. Rispetto al 2022, si registra una diminuzione del numero di reati (-14,32%) e un aumento di quello degli indagati (+1,19%).

Specchietto riassuntivo - Ciro Troiano, Rapporto Zoomafia 2024, LAV
Specchietto riassuntivo – Ciro Troiano, Rapporto Zoomafia 2024, LAV

Nello schema riassuntivo le tre cifre indicano, rispettivamente, il numero dei procedimenti penali noti, il numero degli indagati e il numero dei procedimenti a carico di ignoti. "Min" indica, invece, che il dato si riferisce alla Procura per i Minorenni (Napoli e Salerno). Si evince che non sono stati aperti procedimenti per combattimenti, spettacoli vietati e traffico di cuccioli (ad esclusione di Nola e Santa Maria Capua Vetere), mentre per la maggior parte i reati su cui si è indagato sono quelli di uccisione, maltrattamento, abbandono o detenzione incompatibile e quelli venatori o contro la fauna.

Zoomafia, i dati in Campania divisi per procure

Il rapporto Lav elenca i dati divisi per Procure: le risposte sono arrivate da 9 procure ordinarie su 10 (manca quella di Avellino) e dalle due procure per i Minorenni, quelle di Napoli e di Salerno.

  • Benevento: in totale nel 2023 sono stati registrati 104 procedimenti con 38 indagati. Non è possibile fare un raffronto con il 2022 per mancanza di dati.
  • Napoli: in totale nel 2023 sono stati registrati 118 procedimenti con 81 indagati. Rispetto al 2022, i procedimenti sono diminuiti del -13,23% passando da 136 a 118, mentre il numero degli indagati è diminuito del -5,81%, passando da 86 a 81.
  • Napoli Nord: in totale nel 2023 sono stati registrati 84 procedimenti con 61 indagati. Rispetto al 2022 i procedimenti sono aumentati del 20% passando da 70 a 84, mentre il numero degli indagati del 56,41%, passando da 39 a 61.
  • Nocera Inferiore (SA): in totale nel 2023 sono stati registrati 30 procedimenti con 14 indagati. Rispetto al 2022, i procedimenti sono diminuiti del -31,82% passando da 44 a 30, mentre il numero degli indagati del -41,67%, passando da 24 a 14.
  • Nola (NA): in totale nel 2023 sono stati registrati 54 procedimenti con 50 indagati. Rispetto al 2022, i procedimenti sono diminuiti del -30,77%, passando da 78 a 54, mentre il numero degli indagati è aumentato del 51,51% circa, passando da 33 a 50.
  • Salerno: in totale nel 2023 sono stati registrati 100 procedimenti con 58 indagati. Rispetto al 2022, i procedimenti sono aumentati dell’8,69% passando da 92 a 100, mentre il numero degli indagati del 18,37% circa, passando da 49 a 58.
  • Santa Maria Capua Vetere (CE): in totale nel 2023 sono stati registrati 111 procedimenti con 39 indagati. Rispetto al 2022, i procedimenti sono diminuiti del -31% circa, passando da 161 a 111, mentre il numero degli indagati del -26,41% passando da 53 a 39.
  • Torre Annunziata (NA): in totale nel 2023 sono stati registrati 41 procedimenti con 27 indagati. Rispetto al 2022, il numero dei procedimenti è invariato: 41, mentre il numero degli indagati è aumentato del 17,39%, passando da 23 a 27.
  • Vallo della Lucania: in totale nel 2023 sono stati registrati 55 procedimenti con 7 indagati. Rispetto al 2022, i procedimenti sono aumentati dell’83,33% circa, passando da 30 a 55, mentre il numero degli indagati è diminuito del -41,67% passando da 12 a 7.

Alla Procura per i Minorenni di Napoli sono stati registrati 2 procedimenti con un 1 indagato per uccisione di animali e 3 procedimenti con 2 indagati per maltrattamento di animali. Nessuna denuncia, invece, alla Procura minorile di Salerno.

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