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Rapine e botte: dopo mesi di terrore presa la banda che terrorizzava Giugliano. Tutti minorenni

Rapine e botte ai commercianti: baby rapinatori predatori per mesi hanno terrorizzato i negozi di Giugliano, in particolare farmasanitarie, supermercati e benzinai.
A cura di Redazione Napoli
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Erano cinque minorenni ma organizzati e aggressivi come una banda di scafati criminali predatori, i ragazzi che sono stati arrestati – portati in comunità o in Ipm, istituti penali per minorenni – dal commissariato di polizia di Giugliano – Villaricca, su decisione del Tribunale per i Minorenni di Napoli. I cinque sono tutti  ritenuti responsabili di aver compiuto, in concorso tra loro, una o più rapine a mano armata in danno di esercizi commerciali del Giugliano in Campania, in un arco temporale di 3 mesi, a brevissima distanza l’una dall’altra, seminando terrore e causando non solo danni economici ma anche fisici. La banda di babycriminali predatori non si accontentava di saccheggiare, ma picchiava anche le sue vittime.

Le rapine fra Natale 2021 e inizio 2022

Le prime due rapine sono state commesse tra Natale e Capodanno ad un supermercato e ad una farmasanitaria, l’ultima, risalente allo scorso mese di febbraio, è stata perpetrata ai danni di un distributore di benzina.

Il passo falso: botte al benzinaio

In tutti i casi i rapinatori hanno adoperato una pistola per minacciare le vittime e per farsi consegnare il danaro provento delle giornate di lavoro; nell’ultimo caso, come chiaramente mostrarono le immagini delle telecamere di sorveglianza del distributore rapinato, in un video-choc, uno dei criminali, dopo aver conseguito l’incasso, aggredì con inaudita violenza l’addetto al rifornimento, colpendolo ripetutamente con il calcio della pistola sulla testa e con calci e pugni sul corpo dopo averlo fatto cadere per terra.

L'indagine svolta di polizia  e Procura per i Minorenni, ha consentito di ricostruire la dinamica delle singole rapine seriali e di identificare gli autori dei reati violenti, attraverso l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza del centro cittadino e degli esercizi commerciali e l’esecuzione di mirate perquisizioni che hanno permesso di acquisire importanti elementi a carico degli indagati.

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