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Rapine di Rolex, violenza sulle vittime, armi e vendette: banda smantellata grazie a intercettazioni e filmati

Una banda di sei persone fermata dai carabinieri di Aversa: le indagini partite dopo una rapina a due giovani, sgominata una banda di rapina Rolex, stavano preparando anche un agguato a un gruppo rivale.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una rapina finita a colpi di pistola con due giovani feriti nella propria auto, poi un agguato in preparazione e sventato dalle forze dell'ordine: una banda di sei persone è stata fermata questa mattina dai carabinieri di Aversa. Per loro le accuse sono, a vario titolo, di rapina aggravata e lesioni personali aggravate dall'uso delle armi, porto e detenzione abusiva di arma da fuoco e spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di persone tra i 22 ed i 40 anni, tutti cittadini napoletani. Per tre di loro è scattata la custodia cautelare in carcere, per altri due quella degli arresti domiciliari e per il sesto l'obbligo della presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.

L'inizio di tutto: la rapina del 2022 a Lusciano

Tutto è iniziato dopo una rapina, avvenuta il 5 giugno 2022 a Lusciano (Caserta). Due persone, a bordo di uno scooter, hanno affiancato due giovani dopo averli seguiti, intimando loro di consegnargli gli oggetti d'oro che avevano addosso e in particolare il Rolex al polso di uno dei due. Le due vittime avevano provato anche a reagire, ma i malviventi avevano a loro volta "risposto" aprendo il fuoco, ferendoli prima di fuggire. Dalle indagini, i carabinieri erano riusciti a ricostruire, anche grazie a filmati di videosorveglianza, i movimenti dello scooter con a bordo sia le due persone sospettate della rapina, sia una terza persona.

Proprio da quest'ultima, i carabinieri hanno sviluppato ulteriori indagini, scoprendo che i due sospettati, assieme ad altre persone, facessero parte di una banda dedita alle rapine di Rolex e allo spaccio di droga. Attraverso intercettazioni telefoniche è poi emerso che il gruppo stesse pianificando l'omicidio di una persona appartenente ad una banda rivale, arrestando i due intercettati prima che l'agguato avvenisse.

Da quell'arresto erano poi scaturite altre indagini, oltre al sequestro di una pistola calibro .38 che è risultata essere la stessa utilizzata per la rapina di Lusciano e che si trovava nella camera d'albergo dove i due alloggiavano al momento dell'albergo. Nel parcheggio di quest'ultimo è stato ritrovato anche lo scooter e il casco immortalati dalle telecamere al momento della rapina.

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