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Rapinano due fratelli e chiedono cavallo di ritorno per lo scooter, ma è rubato: denunciate anche le vittime

Il motorino oggetto della rapina è risultato a sua volta rubato. Denunciati sia i rapinatori che le vittime. Lo scooter poi restituito al legittimo proprietario.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Rapinano due fratelli dello scooter, poi li contattano per il cavallo di ritorno. Quando arrivano, però, i malviventi trovano la polizia ad aspettarli e vengono arrestati. Ma nei guai ci finiscono anche le vittime, quando si scopre che il veicolo sottratto era rubato. Una vicenda intricata, che gli investigatori sono riusciti a risolvere. I due indagati, identificati per due napoletani di 18 e 19 anni, sono stati tratti in arresto per rapina e tentata estorsione. Mentre i due fratelli che avevano denunciato la rapina sono stati denunciati per ricettazione. Storia a lieto fine, invece, per il legittimo proprietario che si è visto restituire lo scooter rubato.

La rapina a via Janfolla

Tutto inizia la notte tra venerdì e sabato scorsi, 23 e 24 agosto 2024, a Piscinola, quartiere nord occidentale di Napoli. Gli agenti del Commissariato Scampia sono impegnati durante il servizio di controllo del territorio, quando arriva la segnalazione dalla Sala Operativa: due ragazzi sono stati rapinati del motorino in via Janfolla, all’angolo con via Miano. I poliziotti si precipitano sul posto. Qui apprendono che due fratelli, mentre si trovavano a bordo di uno scooter, erano stati avvicinati da un gruppo di coetanei, anch’essi a bordo di scooter, e rapinati.

I malviventi li avevano assaliti, picchiandoli con un manganello telescopico e si erano in questo modo appropriati del telefono cellulare di uno dei due e del motociclo, dandosi poi alla fuga. Successivamente, i rapinatori, usando lo stesso telefonino sottratto, avevano contattato l'altro fratello, tramite un’app di messaggistica istantanea, chiedendo un’ingente somma di denaro per la restituzione dei beni sottratti.

Lo scambio nel parcheggio della metro Piscinola

I poliziotti hanno avuto così modo di mettere in piedi una trappola per cogliere di sorpresa i rapinatori, con servizi di appostamento e controllo mirati all'individuazione degli autori dei reati. Gli operatori si sono presentati sul luogo prestabilito per lo scambio, nel parcheggio della metropolitana di Piscinola. Qui, una volta individuati i presunti responsabili, li hanno raggiunti, bloccati e trovati in possesso del telefono sottratto e di un mazzo di chiavi che poi si è rivelato essere quello del mezzo sottratto con la rapina. I poliziotti, quindi, sono riusciti a recuperare lo scooter. Ma hanno anche fatto un'altra scoperta. È emerso, infatti, che il motorino oggetto della rapina era a sua volta il provento di un furto. A quel punto, anche le vittime sono finite nei guai.

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