Rapina una sala slot, la pistola la porta il figlio 14enne: arrestati entrambi

Due persone sono state arrestate dai carabinieri a San Sebastiano al Vesuvio, nella provincia di Napoli, dopo una rapina in una sala slot. Si tratta di padre e figlio, rispettivamente di 47 e 14 anni: il ragazzino al momento dell'arresto portava la pistola che il padre aveva utilizzato per la rapina poco prima e per la quale erano in fuga. La vicenda è accaduta nella tarda serata di ieri, lunedì 26 dicembre, tra le strade della cittadina vesuviana. Entrambi sono ora in attesa di giudizio per rapina e porto abusivo di arma clandestina: il padre si trova in carcere, il minore nel Centro di Accoglienza ai Colli Aminei, mentre l'arma è stata sequestrata e sarà sottoposta a rilievi da parte delle forze dell'ordine.
La rapina in una sala slot
La vicenda è accaduta alle 23 di ieri su via Giacomo Matteotti, l'arteria che collega il Piazzale della Repubblica di San Sebastiano al Vesuvio per poi spingersi fino ai confini di Cercola e Massa di Somma, quando un'automobile è arrivata davanti una sala slot. Uno dei due all'interno è uscito quindi dal veicolo col volto coperto e, pistola in pugno, è entrato nel locale facendosi consegnare l'incasso, quantificato poi in circa 1.500 euro. La fuga a bordo dell'automobile è durata poco, perché i carabinieri arrivati poco dopo sul posto osservano le immagini di videosorveglianza e riconoscono sia il veicolo sia la persona che aveva fatto irruzione, raggiungendo così la sua abitazione dove gli hanno teso una trappola.
La trappola e l'arresto
A fari spenti, infatti, le pattuglie hanno atteso che l'uomo rientrasse a casa: all'arrivo, visti i carabinieri, l'uomo ha tentato un'ultima disperata fuga tra i campi. Anche l'altra persona con lui tenta la fuga: è il figlio di 14 anni, che viene catturato poco dopo così come il padre. Proprio addosso al figlio minore viene ritrovata la pistola usata per la rapina: una Glock calibro 40 con matricola abrasa e sette proiettili già caricati in canna. Per entrambi scattano le manette per rapina e porto abusivo di arma clandestina: il 45enne, già noto alle forze dell'ordine, è stato portato in carcere, mentre il figlio 14enne è finito nel Centro di Accoglienza ai Colli Aminei.
