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Rapina nel centro commerciale del Napoletano, riconosciuto dalla targa dell’auto

La Polizia ha sottoposto a fermo un uomo a Frattamaggiore (Napoli): è accusato di una rapina in un centro commerciale e di un episodio analogo ai danni di alcuni giovani in un parco residenziale.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Aveva fatto irruzione in un negozio di un centro commerciale di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, e, pistola in pugno, aveva costretto la commessa a consegnare l'incasso. Non aveva però fatto i conti col sistema di videosorveglianza, sia quello interno sia quello esterno: le telecamere non solo lo hanno ripreso in viso, ma hanno anche registrato la targa dell'automobile usata per la fuga che, da successivi accertamenti, è risultata essere intestata proprio a lui. È così finito in manette un uomo di Orta di Atella (Caserta), raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della locale Procura.

Il provvedimento è stato notificato lo scorso 19 aprile dalla Squadra Investigativa e Operativa del commissariato di Frattamaggiore; l'uomo, domiciliato a Frattamaggiore, è gravemente indiziato di rapina a mano armata ed è inoltre gravemente indiziato per un'altra rapina, sempre a mano armata, perpetrata agli inizi di aprile in un parco residenziale della cittadina del Napoletano. Il raid nel centro commerciale risale allo scorso 22 febbraio, giorno in cui era stata presentata denuncia alle forze dell'ordine.

Gli agenti avevano acquisito le registrazioni del sistema di video sorveglianza e, ricostruendo la rapina, avevano riconosciuto l'uomo, già noto alle forze dell'ordine; ulteriori elementi sono arrivati dall'analisi delle immagini delle telecamere esterne, che avevano ripreso l'automobile usata per raggiungere il centro commerciale e quindi la targa. L'indagato è stato rintracciato nella sua abitazione, dove è stato rinvenuto un indumento compatibile con quelli utilizzati nel corso della rapina.

L'altro episodio risale, invece, alla notte del 4 aprile 2025. Uno dei giovani rapinati, che subito dopo aveva fornito una descrizione dettagliata del criminale, ha riconosciuto l'uomo tra le fotografie mostrate alla vittima dalla polizia giudiziaria nel corso di attività di riconoscimento fotografico.

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