Rapina in casa a Posillipo, colf sequestrata e criminali in fuga con 200mila euro
I criminali conoscevano le abitudini delle vittime e sapevano che in quel momento avrebbero trovato soltanto la colf. Erano, quindi, persone che in qualche modo avevano avuto possibilità di studiare i loro comportamenti e probabilmente avevano anche avuto accesso all'abitazione o studiato come entrare. Si parte da questo particolare per le indagini sulla rapina avvenuta in una abitazione di via Villanova a Posillipo, zona ovest di Napoli, nella serata dello scorso 29 luglio.
A chiedere l'intervento della Polizia di Stato i proprietari, appena tornati dalla Puglia, dove erano stati per partecipare a un funerale. Arrivati a casa non sono riusciti ad aprire la porta, bloccata dall'altra chiave che era inserita nella toppa dal lato interno, e nonostante avessero suonato più volte il campanello la domestica non aveva aperto. Gli agenti hanno quindi scavalcato, raggiungendo il terrazzino, dove hanno trovato la colf, una ragazza georgiana di 33 anni, legata con dei fili elettrici.
All'interno della casa era stato messo tutto a soqquadro. La giovane ha raccontato che un paio d'ore prima una banda di ladri aveva fatto irruzione, l'aveva legata, senza imbavagliarla, e aveva rovistato nelle stanze alla ricerca di denaro e oggetti di valore. Il valore della refurtiva si aggirerebbe sui 200mila euro. Sul posto non sono stati rinvenuti attrezzi da scasso e sulla serratura della porta non ci sono segni di effrazione. La colf è stata accompagnata da un'ambulanza del 118 al Pronto Soccorso del Fatebenefratelli e medicata per le ferite causate dai cavi elettrici troppo stretti intorno ai polsi; è stata dimessa poco dopo.