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Rapina automobilista con sirena e lampeggianti, arrestato finto poliziotto nel Napoletano

I carabinieri hanno arrestato un 47enne di Casoria per rapina aggravata in concorso: è accusato di avere rapinato un automobilista nel giugno scorso tra Volla e Napoli, dopo averlo inseguito e costretto a fermarsi utilizzando lampeggianti e sirene simili a quelli utilizzati dalle forze dell’ordine. Indagini sono in corso per identificare il complice.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Sembrava un controllo di routine ma, quando l'automobilista aveva accostato, forse pensando di stare per ricevere una multa, si era invece trovato un fucile puntato contro: la vettura che lo aveva inseguito con sirene e lampeggianti e lo aveva costretto ad accostare non era un'auto civetta delle forze dell'ordine ma il veicolo di una coppia di rapinatori che, con quello stratagemma, gli avevano portato via 400 euro. L'episodio risale allo scorso giugno, oggi i carabinieri hanno arrestato uno dei due presunti responsabili: si tratta di un 47enne di Casoria (Napoli), pregiudicato.

L'uomo, Gianluca Melluso, è stato bloccato dai carabinieri della stazione di Volla in esecuzione di un provvedimento firmato dal tribunale di Nola e ora si trova nel carcere di Poggioreale con l'accusa di rapina aggravata in concorso. A lui i carabinieri sono arrivati seguendo le tracce lasciate nelle telecamere di videosorveglianza, analizzate in seguito alla denuncia della vittima, un 39enne. L'uomo quel giorno, il 10 giugno 2020, stava percorrendo la strada provinciale che collega Volla a Napoli quando alle sue spalle era comparsa l'automobile dei rapinatori. Non era una vettura d'ordinanza, ma dall'abitacolo avevano azionato lampeggianti e sirena.

Tanto da ingannarlo e farle ritenere che si trattasse di un'auto civetta, e costringerlo quindi ad accostare per quello che poteva essere un controllo. Non appena il 39enne si era fermato, però, i rapinatori avevano tirato fuori un fucile e lo avevano obbligato a consegnare una borsa con all'interno 400 euro. I carabinieri hanno esaminato il percorso della vittima e dei criminali riuscendo a individuare l'automobile, che è risultata essere utilizzata da Melluso. Ulteriori indagini sono in corso per risalire all'identità del complice.

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