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Rapina alle Poste di Portici, i responsabili presi mentre recuperavano il bottino nascosto

Fermati i presunti responsabili della rapina alle Poste di Portici: la Polizia era riuscita a trovare il luogo dove era nascosto il bottino e li ha attesi là.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Sono stati presi i tre presunti responsabili della rapina alle Poste di Portici, nel Napoletano: i poliziotti li hanno sorpresi mentre erano tornati nel luogo dove avevano nascosto il bottino, poco più di 62mila euro, che avevano scoperto poco prima. Sono tre le persone in stato di fermo per la rocambolesca rapina di ieri mattina, che ha visto anche il coinvolgimento di un autobus, con il quale la vettura dei rapinatori si era scontrata durante la fuga.

Il colpo era avvenuto ieri mattina, mercoledì 18 ottobre: i poliziotti giunti sul posto hanno incrociato una Fiat 500 X di colore bianco e targa straniera, che alla loro vista ha provato prima ad investirli e poi a fuggire su via Diaz verso piazza Poli. Una seconda pattuglia è intervenuta per bloccarli, ma l'auto dei rapinatori con manovre spericolate si era lanciata contromano su via Gioacchino Cardono, dove però hanno trovato loro malgrado un autobus di linea dell'Azienda Napoletana Mobilità, il 254 che da Portici Piazza Poli porta fino a Piazza Garibaldi a Napoli, e non riuscendo ad evitarlo gli sono andati, letteralmente, addosso. Dopo lo schianto, i rapinatori sono però fuggiti a piedi, facendo perdere le loro tracce.

A quel punto i poliziotti hanno iniziato a setacciare l'area: riuscendo grazie anche alle telecamere di videosorveglianza presenti in zona a ricostruire la fuga dei tre, fino ad arrivare al luogo dove avevano nascosto i soldi, circa 62mila euro. A quel punto, i poliziotti hanno atteso che i tre tornassero per recuperare il denaro, e così è avvenuto in tarda serata: i tre sono stati catturati, identificati e dichiarati in stato di fermo. Sono tutti soggetti già noti alle forze dell'ordine. Recuperato anche il bottino della rapina alle Poste, mentre i tre ora si trovano a disposizione dell'autorità giudiziaria, in attesa della convalida del fermo.

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