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Rapina alla sala scommesse, un dipendente tra i 5 arrestati: soldi e droga per la “soffiata”

Sottoposti a fermo i presunti rapinatori e il “basista” del raid avvenuto nella Goldbet di Castel Volturno (Caserta) il 1 settembre; arrestato anche l’uomo che custodiva la pistola.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Ad aiutare la banda di rapinatori era stato uno dei dipendenti: aveva fornito indicazioni sui soldi presenti nella sala scommesse, così i complici, quando avevano fatto irruzione, sapevano già quanti soldi c'erano e dove erano custoditi. Ricostruzione della Polizia di Stato che ha portato al fermo di indiziato di delitto per quattro persone, accusate di una rapina a mano armata avvenuta il 1 settembre 2024 ai danni dell'agenzia scommesse Goldbet di piazza dell'Annunziata, a Castel Volturno (Caserta).

Tra i destinatari del provvedimento, emesso dal pubblico ministero della Procura di Santa Maria Capua Vetere ed eseguito dalla Polizia di Stato di Caserta, c'è anche il dipendente che, la sera prima del raid, avrebbe fatto la "soffiata" ad un'altra persona, coinvolta nella rapina, ed in cambio avrebbe ricevuto soldi e droga.

Le indagini, affidate alla Squadra Mobile della Questura di Caserta e ai poliziotti del commissariato locale, sono state svolte anche con attività tecnica e attraverso l'analisi dei filmati delle telecamere presenti sul luogo della rapina; sono stati così individuati tre indagati, ritenuti componenti del commando che, nello scorso settembre, si è introdotto nell'agenzia di scommesse di Castel Volturno e, pistola in pugno, si è fatto consegnare l'incasso pari a 14mila euro.

I quattro fermati sono tutti residenti nel comune del Casertano e hanno età comprese tra i 18 e i 26 anni; il provvedimento è stato eseguito all'alba di oggi, 11 ottobre, gli indagati sono stati rintracciati nelle loro abitazioni e sono stati accompagnati nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Durante le perquisizioni è stato identificato un quinto soggetto, anche lui residente a Castel Volturno, arrestato in flagranza di reato per detenzione di arma clandestina: custodiva la pistola utilizzata per la rapina, che è risultata avere il numero di matricola abraso. A casa di uno dei fermati, inoltre, sono state trovate dosi di cocaina e crack, motivo per cui è stato anche denunciato in stato di libertà.

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