Rapina al distributore di benzina in soli 10 secondi, il raid ripreso dalle telecamere

Un criminale ha rapinato un distributore di carburante di Succivo (Caserta), arma in pugno e volto coperto; nelle telecamere si vedono le fasi del raid.
A cura di Nico Falco
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La Fiat Panda arriva davanti al distributore di benzina, fa rapidamente inversione, appena si ferma scende un uomo col volto coperto e già pistola in pugno. Il benzinaio scappa verso l'interno del bar, il criminale lo insegue. Dieci secondi ed è già di ritorno, pronto a scappare. È successo nella serata del 19 febbraio a Succivo, in provincia di Caserta, l'intera scena è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza dell'impianto.

Il bottino, apprende Fanpage.it, è stato esiguo: appena 150 euro. Il malvivente si è accontentato dei contanti che la vittima, messa alle strette e soprattutto minacciata con l'arma da fuoco, non ha potuto rifiutarsi di consegnare. Raid velocissimo, con la pistola e con cappellino e sciarpa per non farsi riconoscere, verosimilmente improvvisato: dalle immagini si vede che il criminale lascia l'automobile in strada con la portiera aperta e col motore acceso, probabilmente ha agito da solo.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri per le indagini; sono state acquisite le registrazioni delle telecamere di sorveglianza e sono state diramate le note di ricerca per l'automobile, la cui targa è stata ripresa. Il video della rapina è stato rilanciato sui social dal deputato Francesco Emilio Borrelli, a cui si è rivolta la vittima. Scrive il parlamentare di alleanza Verdi-Sinistra:

Qui si sta lasciando che ogni giorno, cittadini, lavoratori, negozianti ed imprenditori rischino la pelle. Si sta giocando con la loro vita perché per fermare la deriva criminale è necessario un intervento duro e deciso facendo presidiare i territori a rischio dalle forze di polizia. Eppure gli appelli della comunità, quelli nostri e di chi esige sicurezza, vengono sistematicamente ignorati, per non dire sbeffeggiati. Se si continua a dichiarare che è stata rinforzata la presenza di agenti sul territorio quando invece ne è palese la carenza, o non si ha una chiara percezione della gravità del fenomeno o si è in malafede. Per non pensar male, optiamo per la prima opzione. Ora sanno quanto sia pericoloso vivere tra pazzi criminali, intervengano.

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