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Raid al Comune di Melito, spazzatura ovunque. Il sindaco: “Protesta della ditta di pulizie”

I pavimenti del Comune di Melito di Napoli sono stati cosparsi di rifiuti; il sindaco Mottola ha spiegato che si tratterebbe della protesta della ditta di pulizie e ha sporto denuncia.
A cura di Nico Falco
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Cestini svuotati sui pavimenti, spazzatura sparsa nei corridoi, intere stanze piene di rifiuti, tra cartacce, bottiglie di plastica e terriccio. È quello che si sono trovati davanti ieri mattina, 25 gennaio, i dipendenti del Comune di Melito, in provincia di Napoli: un raid notturno che, spiega il Sindaco, sarebbe stato messo in atto dai dipendenti della ditta di pulizia. Un protesta contro il cambio di appalto che, seppur prevedendo il passaggio di cantiere (come da legge), comporterà un calo del monte ore complessivo e, di conseguenza, una diminuzione dello stipendio.

La conseguenza è stata la chiusura per l'intera giornata degli uffici. A denunciare l'accaduto (prima sui social e successivamente ai carabinieri è stato il sindaco Luciano Mottola, che ha raccontato anche il retroscena della protesta. "A rendersi protagonisti di un gesto tanto incivile, a quanto pare – ha scritto il Primo Cittadino di Melito di Napoli – alcuni dipendenti della ditta che si occupa della pulizia degli immobili comunali. In sostanza coloro che dovrebbero provvedere a tener pulito il Comune lo hanno invece ridotto così. Da quello che mi è stato riferito l’insano gesto sarebbe stato compiuto in segno di protesta.Protesta per la riduzione delle ore di lavoro previste dalla nuova gara non ancora espletata, ma che inciderà sui compensi dei singoli operatori.Insomma, una situazione complessa che ha trovato oggi il peggior modo per poter essere affrontata".

Con un successivo post su Facebook il sindaco Mottola ha comunicato di avere sporto denuncia per interruzione di pubblico servizio. "Sono ben consapevole dell'arduo compito affidatomi dai cittadini (è stato eletto nello scorso ottobre, ndr) – ha aggiunto – e pertanto non resto sconvolto da quanti verificatosi ieri.È, invece, in me forte la delusione e la rabbia nel pensare che si possa cercare di far valere ragioni (tutte da verificare) con atti vandalici e con rischi intimidatori".

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