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Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro uccisi a Ercolano

Ragazzi uccisi perché scambiati per ladri, ergastolo confermato per Vincenzo Palumbo

La Corte di Assise di Appello ha confermato la condanna per l’omicidio di Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, uccisi nell’ottobre 2021 ad Ercolano (Napoli).
A cura di Nico Falco
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Gisueppe Fusella e Tullio Pagliaro
Gisueppe Fusella e Tullio Pagliaro
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La Corte di Assise di Appello di Napoli ha confermato la sentenza del primo grado: Vincenzo Palumbo, il camionista di Ercolano che sparò contro Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, uccidendoli entrambi, è stato condannato all'ergastolo. La tragedia risale alla notte tra il 28 e il 29 ottobre 2021, il camionista ha sempre sostenuto di aver aperto il fuoco contro quelli che riteneva essere due ladri appostati nei pressi della sua abitazione, in una strada isolata del comune del Vesuviano, in provincia di Napoli.

Ergastolo per la morte di Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro

Palumbo era stato condannato in primo grado all'ergastolo per duplice omicidio volontario il 16 marzo 2023, mentre lo scorso 4 luglio era partito il processo di secondo grado. L'avvocato Maurizio Capozzo, che assiste la famiglia Pagliaro, ha parlato di una sentenza che "recepisce in pieno la nostra impostazione e rende giustizia per un crimine ancora inspiegabile".

Quella notte Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, 26 e 27 anni, di Portici, incensurati, erano in auto in via Marsiglia, località San Vito, quando la la loro automobile è stata bersagliata di proiettile. I successivi rilievi hanno evidenziato che erano stati esplosi almeno sei colpi, sparati da pochi metri, che hanno ucciso entrambi. I colpi erano partiti dall'abitazione di Palumbo, proprio di fronte al punto in cui era parcheggiato il veicolo.

L'avvocato al processo: "Palumbo ha sparato per uccidere"

Il camionista ha sempre sostenuto di avere sparato perché convinto che si trattasse di una coppia di ladri e memore di un precedente furto subìto. Durante il processo l'avvocato Gennaro Bartolino, legale della famiglia Fusella, ha sostenuto che i colpi non erano stati sparati per spaventare ma con il preciso obiettivo di centrare le persone nell'abitacolo e che, dalla sua posizione, Palumbo aveva una buona visuale in quanto le condizioni meteo erano ottimali, la distanza era ravvicinata, la Panda dei ragazzi aveva i fari accesi, c'eran dei lampioni nei pressi dell'abitazione e l'uomo, prima di uscire sul terrazzo, aveva acceso le luci.

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