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Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro uccisi a Ercolano

Ragazzi uccisi a Ercolano, resta in carcere l’assassino di Tullio e Giuseppe

Vincenzo Palumbo, l’uomo che venerdì notte ha ucciso con una Beretta i due giovani di Portici, Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, resta in carcere. Lo ha deciso la giudice per le indagini preliminari di Napoli Carla Sarno, che ha ritenuti concreti gli indizi raccolti, ma anche il rischio di fuga e reiterazione del reato.
A cura di Natascia Grbic
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Rimane in carcere Vincenzo Palumbo, l'uomo di 53 anni accusato di aver ucciso venerdì notte Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, due giovani di Portici di 26 e 27 anni che si erano fermati con la macchina davanti la sua abitazione. A disporre la misura cautelare è stata la giudice per le indagini preliminari di Napoli Carla Sarno: Palumbo, che è stato arrestato subito dopo l'uccisione dei ragazzi, è stato accusato di duplice omicidio volontario. Per la gip sono concreti sia gli indizi raccolti, sia il rischio di fuga e reiterazione del reato. Palumbo ha sparato undici colpi verso i due studenti, cinque sono andati a segno: due li hanno colpiti in testa, non lasciandogli scampo. Sono morti praticamente sul colpo, ogni soccorso è stato inutile.

Mercoledì l'autopsia sui corpi di Tullio e Francesco

L'autopsia sul corpo dei due giovani si terrà mercoledì pomeriggio. L'esame del medico legale si svolgerà al Secondo policlinico di Napoli dopodiché le salme, attualmente ancora sotto sequestro, saranno restituite alle famiglie. I funerali si terranno molto probabilmente giovedì a Portici, dove risiedevano sia Giuseppe Fusella sia Tullio Pagliaro. E non solo a Portici, ma in tutta Napoli, si respira aria di sconcerto per quanto avvenuto venerdì notte. Giuseppe e Tullio, studenti entrambi incensurati, sembra si fossero persi, per questo si erano fermati con la macchina davanti casa di Palumbo. Il 53enne gli ha sparato a bruciapelo, dicendo di averli scambiati per ladri: ma i due non avevano armi in macchina, né arnesi da scasso. E la loro auto era in fuga, segno che molto probabilmente hanno visto il loro assassino scendere con l'arma in pugno, e hanno provato a fuggire.

Sentiti i genitori dei ragazzi uccisi a Ercolano

Questa mattina i carabinieri hanno ascoltato in caserma i genitori dei due giovani, al fine di ricostruire le loro ultime ore di vita. Ciò che gli investigatori vogliono chiarire, è come mai Tullio e Francesco si trovassero a quell'ora in via Marsiglia a San Vito di Ercolano, una zona piuttosto isolata e non di passaggio. Una delle ipotesi, è che si fossero persi mentre andavano a casa di amici. "L'ipotesi più accreditata è che stessero andando a incontrare degli amici che abitano in zona, ma si sono persi", ha dichiarato all'Adnkronos Maurizio Capozzo, legale della famiglia Pagliaro.

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