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Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro uccisi a Ercolano

Ragazzi uccisi a Ercolano, inizia il processo per Palumbo: rischia l’ergastolo

Iniziato il processo per Vincenzo Palumbo, l’autotrasportatore che sparò e uccise Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro ad Ercolano dopo averli scambiati per ladri.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Gisueppe Fusella e Tullio Pagliaro
Gisueppe Fusella e Tullio Pagliaro
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Ha preso il via all'interno del Palazzo di Giustizia di Napoli il processo contro Vincenzo Palumbo, l'autotrasportatore che nella notte tra il 28 e il 29 ottobre 2021 uccise Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, i due giovani di Portici che si trovavano in auto davanti alla sua abitazione in via Marsiglia a Ercolano, nel quartiere di San Vito. Alla prima udienza era presente anche lo stesso Palumbo.

L'udienza del 26 maggio

Nell'Aula 115 del Tribunale di Napoli la prima udienza del rito immediato si è conclusa in poco tempo: come spiegato dall'avvocato Maurizio Capozzo (difensore della famiglia di Pagliaro) a Fanpage.it, sono state "rigettate tutte le eccezioni della difesa", mentre sono state ammesse le costituzioni di parte civile. Tra queste, quella del sindaco di Portici, Enzo Cuomo, che si è costituito parte civile. Prossima udienza il 9 giugno, quando saranno sentiti i carabinieri intervenuti subito dopo il duplice delitto. Vincenzo Palumbo è difeso dall'avvocato Giovanni Abet, mentre le famiglie dei due giovani sono difese dagli avvocati Maurizio Capozzo, per quanto riguarda quella di Tullio Pagliaro, e da Gennaro Bartolino per quanto riguarda la famiglia di Giuseppe Fusella. Vincenzo Palumbo è accusato di omicidio volontario plurimo aggravato da parte dei sostituti procuratori Luciano D'Angelo e Daniela Varone: rischia l'ergastolo.

La ricostruzione

La vicenda scosse profondamente sia Ercolano, dove l'uomo viveva con la moglie e la figlia e dove è avvenuto il duplice omicidio, sia la vicina Portici, dove invece vivevano i due giovani Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro. Secondo quanto ricostruito, Palumbo avrebbe aperto il fuoco contro i due giovani dopo averli scambiati per ladri: fu lui stesso a chiamare i carabinieri dopo aver sparato. Dalle perizie, sarebbero stati almeno undici i colpi sparati dall'uomo, che non hanno lasciato scampo ai due ragazzi, che forse stavano semplicemente facendo manovra dopo aver sbagliato strada.

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