Ragazzi uccisi a Ercolano, attesi i risultati delle perizie: Palumbo rischia l’ergastolo
Si attendono i risultati delle perizie balistiche per chiarire l'esatta dinamica del duplice omicidio di Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, i due studenti di Portici uccisi ad Ercolano da Vincenzo Palumbo, che li avrebbe scambiati per ladri. Perizie che saranno decisive per chiarire se davvero il camionista ercolanese abbia aperto il fuoco con l'obiettivo di uccidere i due ragazzi in macchina: e che dunque rischiano di costituire un altro tassello per le accuse nei suoi confronti. Se il quadro probatorio apparisse confermato, Palumbo rischierebbe l'ergastolo con l'accusa di duplice omicidio volontario pluriaggravato. La Procura di Napoli ha chiesto ed ottenuto che fossero i carabinieri del Reparto Investigazione Scientifiche di Roma ad effettuare i rilievi, che si sono svolti nei giorni scorsi: ma per gli esiti bisognerà attendere le prossime settimane.
La vicenda di Ercolano suscitò una enorme ondata di indignazione popolare: stando a quanto ricostruito finora, i due giovani di Portici avrebbero imboccato per errore via Marsiglia, una strada isolata del quartiere San Vito di Ercolano, ritrovandosi davanti alla casa di Vincenzo Palumbo, camionista del posto che lì viveva assieme alla moglie . In procinto forse di fare manovra per tornare indietro, trattandosi di una strada senza uscita, sarebbero stati raggiunti dai proiettili esplosi dall'uomo che, come ammesso dallo stesso Palumbo, pensava fossero ladri in procinto di svaligiare la sua abitazione. I due ragazzi, raggiunti dai proiettili esplosi, sarebbero morti poco dopo, all'interno della stessa vettura. Fu lo stesso Palumbo a chiamare i carabinieri, spiegando di aver fatto fuoco contro due ladri. Nei giorni successivi alla tragedia, la moglie di Palumbo aveva poi chiesto scusa alle famiglie per il gesto del marito: "Deve pagare, davanti alla giustizia e davanti a Dio", aveva detto la donna davanti alle telecamere.