Napoli, parla la ragazza che ha inseguito il ladro e lo ha fatto arrestare: “Silenzio e omertà non pagano”
Abbiamo raccolto la testimonianza di Elena, una ragazza napoletana che ha fatto arrestare il ladro intento a rubarle il motorino. Elena è una giovanissima giurista che lo scorso 23 ottobre, tornando a casa nei pressi di via Duomo da un pranzo di famiglia in compagnia di suo padre, si è imbattuta nella scena che nessuno di noi vorrebbe mai vedere: un ladro intento a rubarle lo scooter. "Non appena è stato colto il flagrante – racconta Elena – il ladro ha spinto mio padre scaraventandolo a terra e si è dato alla fuga".
È stato allora che Elena, riconoscendo nel giovane malvivente la stessa persona che pochi mesi prima gli aveva già rubato uno scooter, ha deciso di inseguirlo. Infatti, dopo il primo colpo andato a segno a giugno scorso, Elena aveva avuto modo di visionare le registrazioni delle telecamere di sorveglianza, memorizzando il volto del ladro che all'epoca dei fatti la polizia non riuscì ad identificare.
Uscendo in strada per inseguirlo, Elena si è accorta subito della presenza un secondo uomo, il classico "palo" che avrebbe dovuto controllare la situazione avvisando il complice nel caso fosse arrivato qualcuno. Entrambi i malviventi sono fuggiti insieme per un breve tratto di strada per poi dividersi. Mentre col telefono si metteva in contatto col 113, Elena pedinava a disanza il ladro che subito si è diretto verso la vicina via Forcella, cercando e trovando rifugio in un palazzo che aveva il portone aperto.
"A quel punto – racconta Elena – ho comunicato il civico esatto alla polizia, con cui non ho mai interrotto il contatto telefonico e nel giro di pochi minuti sono arrivate due volanti". Gli agenti hanno subito trovato l'uomo, che è stato arrestato per tentata rapina impropria e porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere (gli agenti gli hanno trovato addosso un coltello con lama da 24 centimetri e diversi attrezzi utilizzati per rubare i motorini). Il giovane malvivente, un algerino di 24 anni con precedenti di polizia, è stato anche denunciato per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.
"Non mi aspettavo tutto questo clamore mediatico – spiega Elena – non mi sento affatto un'eroina, penso semplicemente che col silenzio e l'omertà non cambierà mai nulla e che atti di coraggio come il mio debbano diventare la normalità".