Raffaella Maietta uccisa dal treno a Marcianise, rintracciata l’amica. Il corpo della prof potrebbe essere riesumato
È stata rintracciata la donna che solitamente viaggiava con Raffaella Maietta, l'insegnante travolta e uccisa da un treno nella stazione di Marcianise (Caserta): si tratta di una collega, anche lei dipendente della stessa scuola di Napoli, che però quella mattina non era insieme alla 55enne. La donna verrà con tutta probabilità ascoltata in queste ore dalla Procura: gli inquirenti sperano di sapere dalla sua deposizione se l'insegnante avesse particolari preoccupazioni che potrebbero averla spinta al suicidio.
La vicenda risale alle prime ore dello scorso 5 maggio. Raffaella Maietta è stata investita dal treno intorno alle 8:40, nella stazione dove ogni giorno andava per raggiungere la scuola napoletana dove lavorava, nei dintorni di piazza Garibaldi; secondo le ricostruzioni si sarebbe trattato di un gesto volontario. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto una indagine, affidata alla Polfer di Marcianise; è stato sequestrato il telefono della donna, dai messaggi e dalle telefonate gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le ultime ore della donna.
La tesi del suicidio è stata sempre fermamente respinta dai familiari, che si sono affidati agli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo e ritengono che qualcuno possa averla spinta all'estremo gesto. Gli accertamenti si concentrano sul lasso di tempo tra le 6:30, quando la donna ha salutato il marito che stava andando al lavoro, e l'orario dell'incidente. Nei giorni scorsi è stato ascoltato un neurologo del Casertano che di recente aveva visitato la Maietta e che potrebbe fornire ulteriori indicazioni sull'effettivo stato di salute della 55enne; non è escluso, fanno sapere i legali della famiglia, che la Procura disponga una riesumazione della salma per verificare se avesse assunto psicofarmaci.