Raccolta fondi per i bimbi malati di leucemia, ma è una truffa per intascare i soldi: denunciate due donne
Si spacciavano per un'associazione di volontariato, accreditata presso tutti gli ospedali della Campania, che raccoglieva fondi destinati a sostenere i bimbi malati di leucemia, le cui attività erano riconosciute anche dalla stampa, con tanto di articoli di giornale a sostegno: peccato fosse tutta una truffa, finalizzata a intascare i soldi delle donazioni.
Nella serata di ieri, domenica 11 agosto, i carabinieri si sono imbattuti nella presidentessa e in una volontaria della sedicente associazione di volontariato: le due donne erano a Pimonte, nella provincia di Napoli e, con un piccolo banchetto, esponevano le loro attività in favore di bimbi malati ai partecipanti a un locale festival eno-gastronomico. Peccato che non esista alcuna associazione benefica: gli articoli di giornali con le quali le due donne si fanno pubblicità si riferiscono ad altri enti, e i soldi raccolti non servono ad assistere nessun bimbo malato, ma sarebbero andati a finire dritti nelle loro tasche.
La verità è emersa quando i militari dell'Arma, incuriositi e sospettosi, si sono avvicinati al banchetto dell'associazione e hanno cominciato a fare domande: le due donne sono così state denunciate per truffa aggravata e proposte per il foglio di via. I carabinieri, sfruttando il microfono presente sul palco allestito per il festival, hanno chiamato tutti coloro che avevano donato alla finta associazione – i cui nomi erano stati annotati su finte ricevute – per restituirgli il denaro.
L'allarme sulle finte donazioni lanciato dal Santobono
Soltanto poche ore fa, anche la Fondazione Santobono-Pausilipon, ente dell'omonimo ospedale pediatrico di Napoli, sui propri canali social aveva messo in guardia su finte associazioni che organizzavano finte raccolte fondi:
Siamo di nuovo costretti a segnalare azioni fraudolente ai danni del nostro ospedale e dei nostri pazienti. Continuiamo a ricevere segnalazioni da parte di cittadini che hanno fatto donazioni ad associazioni che, in luoghi diversi: lidi turistici, chiese, supermercati, farmacie, esercizi commerciali e, addirittura, casa per casa, chiedono soldi dicendo che servono ai bambini ricoverati in ospedale! Ribadiamo che nessuna associazione è autorizzata a chiedere soldi per i nostri pazienti né per il nostro ospedale. Qualunque documento o fotografia esibiscano è assolutamente falso. Vi invitiamo a non dare soldi ed a denunciare queste vergognose attività che nulla hanno a che fare con la beneficenza