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Quindicenne giù dal balcone: ipotesi gesto volontario, si indaga anche sul bullismo

Sarebbe l’ipotesi del gesto volontario quella sulla quale si concentrano le indagini della Polizia di Stato in merito alla ragazzina di 15 anni che, quest’oggi, è caduta dal balcone all’ottavo piano di un edificio in via Pigna, a Napoli. Sequestrati il telefono cellulare e il computer che la 15enne utilizza per collegarsi ai social per verificare se fosse vittima di atti di bullismo.
A cura di Valerio Papadia
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È in condizioni di salute molto gravi, ma viva, la ragazzina di 15 anni che quest'oggi è precipitata dal balcone all'ottavo piano di un edificio in via Pigna, al Vomero, quartiere collinare di Napoli. Le indagini per ricostruire quanto accaduto questa mattina sono affidate alla Polizia di Stato: stando a quanto si apprende, al momento l'ipotesi più accreditata sarebbe quella del gesto volontario e che quindi non si sia trattato di un incidente. I poliziotti hanno però anche sequestrato, su ordine della Procura dei Minori di Napoli, il telefono cellulare e il computer che la 15enne utilizza per connettersi a Internet e ai social network: si indaga, infatti, anche su possibili atti di bullismo o cyberbullismo di cui la ragazzina potrebbe essere stata vittima.

Le condizioni di salute della 15enne

Dopo l'accaduto, la 15enne è stata trasportato in codice rosso al Pronto Soccorso dell'ospedale Cardarelli. La ragazzina è stata ricoverata in Rianimazione e intubata: è priva di conoscenza ma viva. Il terribile episodio del quale la 15enne è stata protagonista si è verificato come detto questa mattina in via Pigna, nel quartiere collinare del capoluogo campano, intorno alle ore 11. La dinamica è ancora al vaglio della Polizia di Stato, ma la ragazzina avrebbe aperto il balcone della sua stanza e si sarebbe gettata di sotto. La madre, che in quel momento si trovava in casa, non si sarebbe accorta di nulla e sarebbe stata avvisata da alcuni vicini di casa, che accortisi della tragedia, hanno cominciato a suonare al citofono. I genitori, ascoltati dagli inquirenti, hanno riferito di non essere a conoscenza di particolari problemi della figlia.

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