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“Quello che avete appena fermato è un ricercato”: carabinieri lo arrestano dopo chiamata anonima

In manette è finito Edoardo Cannavacciuolo: l’uomo era stato fermato a un controllo ma aveva fornito false generalità. Soltanto dopo una telefonata anonima i militari lo hanno rintracciato e arrestato.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Un controllo di routine per le strade di Napoli si è trasformato nell'arresto di un ricercato che, qualche ora prima, era stato fermato a un posto di blocco ma, dopo aver fornito false generalità, era riuscito ad eludere l'arresto: in manette è finito Eduardo Cannavacciuolo, 40enne sul quale pendeva un ordine di carcerazione emesso lo scorso giugno dal Tribunale di Roma per i reati di estorsione e rapina perpetrate nei confronti di persone anziane.

La vicenda inizia all'1.30 di questa notte, in via Filippo Maria Briganti: i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli notano un uomo alla guida di una Citroen C2 e lo sottopongono a un controllo. L'uomo dice di chiamarsi Salvatore Navarra e porge ai militari la sua carta d'identità poiché, dice lui, ha dimenticato la patente a casa: è incensurato e i militari, dopo averlo multato per la patente non esibita, lo lasciano andare.

Circa due ore dopo, però, al 112 arriva una telefonata anonima: "L'uomo che avete fermato in via Briganti non è chi dice di essere, è un ricercato". I carabinieri si mettono dunque subito alla ricerca di quell'automobile che hanno sottoposto a controllo soltanto qualche ora prima: la svolta arriva soltanto alle 4.30 di questa mattina, quando i militari dell'Arma incrociano nuovamente la Citroen C2 in via Roma, verso Scampia. L'uomo viene fermato e il successivo controllo dimostra la veridicità della telefonata anonima: quell'uomo non è Salvatore Navarra ma è effettivamente Eduardo Cannavacciuolo; per il 40enne si sono aperte le porte del carcere.

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