Quattro Giornate, protesta per fanfara che suona i Ricchi e Poveri. I carabinieri: “Suonato l’Inno di Mameli”

Polemiche per la musica suonata dalla fanfara alle Quattro Giornate di Napoli, episodio simbolo della Resistenza anti-fascista. Ma i carabinieri spiegano i motivi della scelta.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Due momenti delle celebrazioni delle Quattro Giornate a Napoli. L'esecuzione dell'Inno di Mameli (a destra) e Ma non tutta la vita dei Ricchi e Poveri (a sinistra)
Due momenti delle celebrazioni delle Quattro Giornate a Napoli. L'esecuzione dell'Inno di Mameli (a destra) e Ma non tutta la vita dei Ricchi e Poveri (a sinistra)

Polemica sulla musica alla celebrazione delle Quattro Giornate di Napoli, ieri 2 ottobre, episodio della Resistenza che ricorda la liberazione della città dall'occupazione nazi-fascista tra il 27 e il 30 settembre del 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale. La fanfara dei carabinieri suona tra le varie canzoni del repertorio anche "I Ricchi e Poveri", sulle note dell'ultimo successo "Ma non tutta la vita". Alcuni tra i presenti protestano. Le immagini fanno il giro del web. C'è chi, come il consigliere della V Municipalità Salvatore Pace (Gruppo Misto), commentando le immagini circolate critica la scelta dei brani (anche YMCA dei Village People e ‘A città ‘e Pulecenella di Mattone), paventando il rischio di "trasformare la commemorazione dei funerali dei martiri antifascisti in una grottesca festa di piazza".

I carabinieri: "Momento leggero, dopo quello istituzionale"

Ma tutta la vicenda potrebbe essere un grosso malinteso. I carabinieri, contattati da Fanpage.it, spiegano che è consuetudine nelle cerimonie pubbliche avere un primo momento formale con l'esecuzione di brani più istituzionali e un secondo momento “più leggero”, dedicato ai successi della musica popolare e anche rock, anche per incontrare il gusto dei più piccini.

Nello specifico, anche la commemorazione delle Quattro Giornate ha visto due momenti, il primo formale, con l'esecuzione dell'Inno d'Italia di Mameli, il secondo più scanzonato, con la partecipazione anche dei bimbi, con l'esecuzione di brani popolari.

Ci sono già dei precedenti, anche a livello internazionale. Come dimenticare l'esibizione della banda della Guardia Reale inglese che suonò i Queen a Buckingam Palace, davanti alla Regina Elisabetta.

La polemica: "I Ricchi e Poveri dopo il discorso dell'Anpi"

Salvatore Pace, ex consigliere comunale e già preside del Liceo Classico Pansini, oggi Consigliere della V Municipalità Vomero-Arenella, ha commentato: "Come ogni anno si è svolta la commemorazione del funerale dei Martiri antifascisti napoletani delle Quattro Giornate con corteo studentesco da piazza Vanvitelli a Piazza 4 giornate. Come ogni anno la manifestazione è stata organizzata dalla Municipalità 5 Arenella Vomero".

Il consigliere ha poi argomentato: "Quest'anno, però, ha avuto un esito tanto sconcertante quanto imprevedibile. Alla fine, dopo l'accorato discorso commemorativo agli studenti da parte del rappresentante dell'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, la banda dei Carabinieri ha attaccato "Ma non tutta la vita" dei Ricchi e Poveri, poi "‘a città ‘e Pulecenella" e a seguire "YMCA" dei Village People".

Pace in conclusione ha paventato il rischio che la situazione potesse "trasformare la commemorazione dei funerali dei martiri antifascisti in una grottesca festa di piazza non è un atto diseducativo per i giovani che, grottescamente, vengono sempre più convinti che male e bene non esistano".

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