Sfollati a Scampia dopo il crollo della Vela Celeste. Trecento potranno rientrare a casa
Il crollo del ballatoio nella Vela Celeste di Scampia, periferia Nord di Napoli non è solo una tragedia per i morti – due – e per i feriti, 13, 7 dei quali bambini e alcuni dei quali gravi. È anche un enorme problema sociale alla fine di luglio in giornate torride. Ci sono al momento poco meno di 800 persone di cui 300 minori e 71 invalidi senza un tetto. Entro stasera 66 alloggi della Vela Celeste di Scampia per circa 300 persone potranno essere rioccupati dai residenti. È quanto emerso dalla riunione del Centro coordinamento soccorsi convocato in Prefettura a Napoli.
In queste ore – lo dice a Fanpage.it il prefetto di Napoli Michele Di Bari – le verifiche sul fabbricato di edilizia popolare sanciranno se in qualche ala della Vela non interessata dal crollo si potrà rientrare oppure se l'enorme casermone di cemento armato sarà recintato per imminente rischio e quindi si dovrà trovare una sistemazione a centinaia di persone.
Aperte le palestre scolastiche agli sfollati di Scampia
Il Comune di Napoli sta facendo una corsa contro il tempo per trovare soluzioni abitative d'emergenza, non sappiamo ancora dove. L'ipotesi dice il sindaco Gaetano Manfredi è anzitutto aprire tutte le palestre scolastiche in zona per ospitare le persone in questa primissima fase di emergenza. L'assessora all’Istruzione e alle Famiglie, Maura Striano, ha richiesto la collaborazione degli Istituti scolastici del Comune di Napoli della Municipalità 8. Il Comune di Napoli ha comunicato che, in ogni caso, garantirà la dovuta vigilanza degli Istituti per assicurare l’integrità degli spazi e interverrà tempestivamente in caso di danni eventuali.
Gli istituti scolastici aperti sono: Istituto Scolastico Caro; Berlingieri Pascoli Rodari; Moscati; Aganoor Marconi; Giovanni XXIII Aliotta; Alpi Levi, Pertini Don Guanella. Ci sono posti letto e assistenza anche nelle associazioni ed enti: Officina delle culture; Gelsomina Verde; Centro Hurtado Scampia; Chiesa Santa Maria della Speranza; Centro Polisportivo Raggio di Sole; Centro sportivo Maddaloni; Casa della Socialità e nella Sede della Municipalità.
Lutto cittadino ai funerali. Annullati tutti gli eventi pubblici oggi
Il primo cittadino ha annullato tutti gli eventi pubblici di oggi, in mattinata sarà fatto un punto al Comune e in Prefettura per capire come gestire l'ennesima emergenza. «Lutto cittadino quando ci saranno i funerali» dice Manfredi «resteremo vicino ai parenti delle vittime e a chi è senza casa». Per ora c'è grande apprensione per i bimbi feriti e in gravissime condizioni all'ospedale Santobono di Napoli. C'è una tendopoli con le strutture della Protezione civile della Regione Campania allestita per dare riparo agli sfollati in queste prime drammatiche ore.
Cosa sappiamo dell'inchiesta sul crollo alla Vela Celeste
Cosa sappiamo del crollo? L'assessore all'Urbanistica e vicesindaca Laura Lieto dice che i lavori in corso alla Vela Celeste al piano terra e al piano meno 1 erano solo di pulizia, non opere di demolizioni o strutturali che avrebbero potuto intaccare la stabilità dell'immobile. Questa circostanza la conferma anche Manfredi: «I lavori nella Vela Celeste erano iniziati a inizio anno e stavano riguardando il seminterrato e il piano terra. Non c'è alcuna relazione tra le attività in corso e il crollo che è avvenuto a quote alte, ma ovviamente c'è un'indagine in corso e la Procura nominerà dei periti che valuteranno le motivazioni del crollo».
Ci sarà infatti una inchiesta della Procura di Napoli, ci sono dei morti e occorrerà chiarire le responsabilità di quanto accaduto. Il magistrato di turno nella notte è giunto sul posto. Non ci sono per ora iscritti nel registro degli indagati, l'ipotesi è quella di omicidio colposo. I moduli B2 e B3 sono stati posti sotto sequestro, si tratta del lato del crollo al secondo e al terzo piano. La Polizia Scientifica ieri ha fatto rilievi su tutto il ballatoio ceduto, idem i Vigili del Fuoco. I residenti della Vela sono quasi tutti occupanti senza titolo.