Qatargate, udienza sull’estradizione di Andrea Cozzolino domani a Napoli
Domani la Corte di Appello di Napoli si dovrà esprimere sulla richiesta di estradizione di Andrea Cozzolino, l'europarlamentare arrestato nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto Qatargate, il sistema di corruzione che secondo gli inquirenti avrebbe coinvolto diverse figure di primo piano del Parlamento Europeo. Il politico è da due giorni agli arresti domiciliari nella sua casa del Vomero, nella zona collinare della città, ma non sta usufruendo dei permessi.
Domani udienza su estradizione Cozzolino
L'europarlamentare del Partito Democratico, indagato dalla Procura Federale belga, è destinatario di un mandato di arresto europeo che gli è stato notificato venerdì dal Gico del Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Napoli in una clinica privata di Torre del Greco dove si era recato per problemi di salute.
Secondo gli inquirenti Cozzolino, nel periodo tra il primo gennaio 2018 e il 15 luglio 2022, in qualità di componente del Parlamento Europeo, presidente dal 2019 della Delegazione per le relazioni con i Paesi del Maghreb e co-presidente della Commissione Parlamentare Congiunta Euro-Marocchina e componente della commissione speciale Pegasus, avrebbe "indebitamente ricevuto, per conto del Governo del Marocco, verosimilmente da tale Atomun, danaro per esercitare le sue funzioni parlamentari europee in modo da favorire gli interessi del Marocco all'interno del Parlamento Europeo".
Il reato gli viene contestato in concorso con il suo assistente Francesco Gorgi, con l'ex europarlamentare Antonio Panzeri, con l'eurodeputato belga Marc Tarabella e con l'ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili. I legali di Cozzolino, Vincenzo Domenico Ferraro e Federico Conte, non avrebbero ancora ricevuto la documentazione a sostegno del mandato di arresto europeo e, nel caso non dovesse arrivare entro domani, è probabile che durante l'udienza avanzino una richiesta di rinvio.
L'europarlamentare non sta usufruendo dei permessi
Cozzolino ha trascorso la notte tra venerdì e sabato nel carcere di Poggioreale, per poi essere trasferito ai domiciliari in seguito alla decisione dei giudici della sezione misure di prevenzione della Corte di Appello di Napoli. Per lui sono stati previsti permessi di lasciare la sua abitazione di via Aniello Falcone, a Napoli, dalle 11 alle 12 e dalle 17 alle 18 per "provvedere alle proprie esigenze di sostentamento e sanitarie". Negli ultimi due giorni, però, il 60enne non si è mosso da casa.