Qatargate, Manfredi revoca a Cozzolino l’incarico sui fondi Pnrr dopo l’arresto
L'eurodeputato Andrea Cozzolino, raggiunto oggi da un mandato d'arresto per lo scandalo cosiddetto Qatargate, non farà più parte della cabina di regia sul monitoraggio della spesa dei fondi europei in Città Metropolitana. Lo fa sapere il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, spiegando di avere "deliberato la revoca immediata della nomina" "a seguito dell'evoluzione della relativa vicenda giudiziaria". La cabina di regia, ha aggiunto il sindaco, "non si è mai insediata e non ha svolto alcuna attività".
Il mandato di arresto europeo è stato notificato dagli uomini del Gico del Nucleo di polizia-economico finanziaria della Gdf di Napoli, su delega della Procura belga, nella clinica Santa Maria La Bruna di Torre del Greco, in provincia di Napoli, dove Cozzolino si era recato per problemi di salute; per l'europarlamentare è stato disposto il carcere, la struttura dove verrà trasferito è in via di individuazione.
Scandalo Qatargate, arrestato l'eurodeputato Cozzolino
L'eurodeputato, esponente del Partito Democratico, è stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione al Parlamento Europeo. La polizia federale belga ha perquisito la sua residenza di Bruxelles, nel quartiere Ixelles, ma il politico non era presente; si è successivamente appreso che si trovava a Napoli ed è stato spiccato il mandato di arresto europeo, firmato dal magistrato Michael Claise. Il sessantenne è stato rintracciato nella clinica, dove gli è stato notificato il provvedimento cautelare.
Per gli inquirenti di Bruxelles Cozzolino e Marc Tarabella, anche lui arrestato oggi, in Belgio, sarebbero coinvolti in un giro di corruzione di funzionari dell'Europarlamento finalizzata a favorire gli interessi del Qatar e che vedrebbe al vertice Antonio Panzeri, che nel frattempo ha deciso di collaborare con la Giustizia, e figure chiave come Eva Kaili, ex vicepresidente, e il compagno Francesco Giorgi, assistente di Panzeri.