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Punita perché aveva ricevuto una telefonata: il compagno la picchia e le stringe le mani al collo

La ragazza si è presentata in Questura a Caserta col volto e collo pieni di lividi; gli agenti hanno arrestato un 23enne di origini brasiliane.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Si è presentata all'ingresso della Questura di Caserta agitata, col corpo pieno di lividi sul volto e sul collo. Che fosse stata appena vittima di una aggressione era evidente, ma c'era anche dell'altro: il compagno, dopo averla picchiata, le aveva strappato dalle mani il figlio di un anno ed era scappato. Storia terribile di violenza domestica che una giovane donna, spaventata, ha raccontato ai poliziotti per chiedere aiuto.

A scatenare il tutto, ha spiegato la ragazza, era stata una telefonata che lei aveva ricevuto mentre si trovava col compagno nell'abitazione dove vivono entrambi. Era bastato quello per far scattare la reazione tanto folle quanto violenta: il ragazzo l'aveva aggredita, l'aveva presa a schiaffi e le aveva stretto le mani al collo. Lei era riuscita a liberarsi, aveva preso in braccio il bambino ed era scappata in strada, ma il giovane l'aveva raggiunta anche lì e aveva continuato a picchiarla: l'aveva scaraventata a terra e aveva preso il piccolo.

Gli agenti della Squadra Volante, una volta acquisita la testimonianza e ricostruiti i fatti, hanno raggiunto l'abitazione indicata dove hanno trovato il compagno della vittima, identificato in un 23enne di origini brasiliane, insieme al figlio. Il bambino è stato affidato alla madre mentre il ragazzo è stato arrestato in "flagranza differita", strumento giuridico introdotto di recente sulla materia della violenza domestica, e dopo le formalità di rito è stato accompagnato nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).

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